ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] diede l'incarico di rappresentarlo ai funerali di Carlo Marsuppini, morto il 24 aprile. Ma l' della letteratura italiana, II, 1, Torino 1891, pp. 127, 167-168; G. Mancini, Un nuovo documento sul Certame Coronario di Firenze del 1441, in Arch. stor. ...
Leggi Tutto
La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] cuore e s'è installato nel letto della bella commediante a lui, Carlo Gozzi, cara. E poco cale sia poi fuggito, sia poi morto. Firenze 1979, pp. 244-245.
64. V. Nicola Mancini, Casanova, Giacomo, in Dizionario critico della letteratura italiana, ...
Leggi Tutto
L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] quale in ogni caso aveva ben poco da guadagnare (nel 1742 Carlo Emanuele III aveva offerto Cremona e la Ghiaradadda (153), nel (sec. XVI-XVIII), Venezia 1993, p. 92.
21. Cf. Nicola Mancini, I teatri di Venezia, Milano 1974.
22. Cf. il saggio di ...
Leggi Tutto
Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] all'esecuzione di quanti avessero infranto le leggi eterne (v. Mancini, 1991).
Né appare un punto di riferimento sicuro l'uso si contrappone la varietà delle seconde Camere, ma sono differenziazioni, scriveva Carl Schmitt (v., 1928; tr. it., p. 392) " ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] o più semplicemente lasciando il testo manoscritto. Il libro di Carlo Antonio Pilati, Di una riforma d’Italia, uscì nel 1767 , Opera inedita et pauca separatim impressa, a cura di G. Mancini, Firenze 1890, pp. 67-129.
10 L’Architettura di Leonbattista ...
Leggi Tutto
L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] italiana e nella memoria del 1848: come la diciassettenne Grazia Mancini, che nel suo diario registrava con partecipe entusiasmo l’ e de’ suoi antenati; per non dire del romanzo che Carlo Cattaneo giudicava il migliore uscito in Italia da una penna di ...
Leggi Tutto
BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] Frati, p. 122). Con lettera da Lione del 9 luglio 1494 Carlo VIII lo nominava suo consigliere.
Una copia manoscritta della lettera regia fu (vedi la nota in B. 1417, f. 1r, trascritta dal Mancini, pp. 28 s.), ma non si preoccupa di mettervi l'occhio ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1862 a Pio IX dall’ex gesuita e teologo della Sapienza, Carlo Passaglia, che raccolse 8.943 adesioni di preti italiani (circa un (vivacemente rappresentata da Quintino Sella e Pasquale Stanislao Mancini). Il risultato, mediato da figure come Bonghi ...
Leggi Tutto
La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] 1868 a Londra rimase Taparelli d’Azeglio, che venne sostituito con Carlo Cadorna. A Pietroburgo fu inviato Caracciolo Di Bella dal 1867 carica di segretario generale dal 1881 al 1883, con Mancini ministro, di Blanc, che era cresciuto alla scuola di ...
Leggi Tutto
La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] all’apertura delle ostilità con l’Austria, la guerra – anche se Carlo Alberto non l’avvertì – non era più un conflitto dinastico, ma dell’opinione pubblica, non solo toscana. Ma il progetto di Mancini, che estendeva il codice sardo del 1859 a tutto il ...
Leggi Tutto
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...