L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] di tela o di pergamena (v. barbarica, arte). Il monaco di San Gallo così descrive nel De gestis Karoli il costume di guerra di CarloMagno: "La testa coperta con l'elmo di ferro, le mani guarnite di guanti di ferro, il petto e le spalle difesi da una ...
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(A. T., 56-57).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 458); Geologia e morfologia (p. 460); Clima (p. 461); Idrografia (p. 462); Flora e fauna (p. 462); Suddivisioni naturali (p. 463); Dati sulla [...] da essi fondato costituì, in tale regione, il più forte aggruppamento politico sino alla fine del sec. VIII, quando CarloMagno, dopo ripetute spedizioni (791, 796, 803) riuscì a distruggerlo. Conseguenza di tale fatto, era la fondazione della marca ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] o di cui concedeva il dominio utile a perpetuità (Iure perpetuo fixun cum piscationibus et portu navium). I capitolari di CarloMagno dispongono che le strade maestre e i corsi d'acqua siano sotto la giurisdizione dei conti e dei loro luogotenenti e ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] è che una derivazione del consilium quaestionis, adattato, naturalmente, ai tempi. Gli scabini sorsero al tempo di CarloMagno e costituivano un collegio di giudici permanenti, aventi carattere di pubblici funzionarî e forniti di tutte quelle qualità ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] più alle forme d'abitazione tramandate dai coloni romani, fino a tanto che anche la pianta della domus subì, dopo CarloMagno, radicali trasformazioni: ad esempio il peristilio si mutò un po' alla volta in una sala chiusa da finestre, posta verso ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] di Liutprando e di Astolfo, e poco più tardi, per altre regioni del rinnovato impero d'Occidente, dalle leggi di CarloMagno, che mostrano un maggiore interessamento per l'agricoltura; e in modo più sicuro dai documenti privati, che sembrano rivelare ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] Zimmer, è la sola che giustifica la trasformazione progressiva del motivo epico in cavalleresco, con l'avvicinamento di Arturo a CarloMagno e ai suoi 12 pari e la conseguente introduzione della Tavola Rotonda ignota in origine nel Galles. Questa non ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] delle stagioni, ma i nomi primitivi si sono conservati solo in parte, mentre ci sono noti quelli fissati da CarloMagno (Eginardo, Vita Karoli, 29), che hanno il medesimo ordine di quelli del calendario romano: Wintermanoth, Hornung, Lenzinmanoth ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] statale, tutta diretta da Dio pei suoi fini, quale appunto avrà dinnanzi a sé come modello il miglior Medioevo, quello di CarloMagno prima, quello di Gregorio VII poi. In realtà, però, la civitas terrena di cui parla S. Agostino non è, nel pensiero ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] di Furna, codificante nel Settecento una tradizione forse più volte secolare.
In Occidente, perdute le decorazioni che CarloMagno e i suoi successori avevano fatto eseguire nelle chiese, nei conventi e nei palazzi imperiali (Ingelheim ed Aquisgrana ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...