ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] , i cui bilanci furono in continuo dissesto.
La pace di Lodi venne ratificata da A. soltanto nel gennaio 1455 e l'accessione un anticipatore della politica di Ferdinando il cattolico e di Carlo V. Anche la sua corte ebbe un carattere eminentemente ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] trasmette al G. i beni confiscati a Belgioioso al ribelle Carlo de Lugo, il 27 gli concede in feudo la stessa Belgioioso a un mese, di esser fatto prigioniero - come il vescovo di Lodi, come Francesco Sforza - dagli Svizzeri. È "scampà di man di ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] non desiderare altro.
Il 15 ottobre presiede a Lodi un consiglio d'ufficiali che decide la penetrazione nel VIII. Un epis. della guerra dei Trent'anni, Roma 1911, pp. 19, 75; D. Carli, Il... Mazarino, in Riv. d'Italia, XV (1912), 2, p. 838; A. De ...
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ESTE, Rinaldo d'
Paolo Bertolini
Secondo di questo nome, nacque dal marchese Aldobrandino (II), fratello di Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, e da Alda di Tobia Rangoni, nell'ultimo [...] non tardarono a farsi vedere. A metà agosto il principe Carlo di Boemia si mosse dall'Italia per portarsi nel Tirolo. 1335) ed Azzone si fu insignorito di Como (luglio 1335), di Lodi (agosto 1335), di Vercelli (settembre 1335), di Crema (ottobre 1335 ...
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DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] nozze di questo con Maria di Baviera; è al seguito di Carlo quando si reca a presenziare all'incoronazione, del 26 sett. 1572 febbraio, del nunzio pontificio a Venezia, il vescovo di Lodi Ludovico Taverna, il quale rivela lo scopo immediato della ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Alberto, rimase orfano molto piccolo, dato che la madre, ricordata come contessa di Biandrate, senza precisazione del nome, partecipava all'assedio [...] concessione in feudo di Chieri fatta dal vescovo di Torino Carlo, rinnovata qui dal vescovo stesso alla presenza dell'arcivescovo B., ai rettori e consoli di Cremona, Pavia, Novara, Vercelli, Lodi, Seprio, Martesana (Gesta Federici I., p. 39).
Con l ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] confermò il possesso dei beni aviti; dopo la pace di Lodi (1454) si ritirò momentaneamente a vita privata. Verso la Brescia, Venezia 1744, pp. 162, 164 s., 168, 199; G. R. Carli, Delle antichità italiche, IV, Milano 1790, p. 250; G. B. Verci, ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] lo descriveva di lì a poco P. Verri a G.R. Carli, che esalterà anche in altre occasioni le sue "molte cognizioni di fisica ad ind.; I carteggi di Francesco Melzi d'Eril duca di Lodi. La vice-presidenza della Repubblica Italiana, I-VII, Milano 1958- ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] d'Alviano e procurò al provveditore in campo le lodi del Senato e un personale attestato di stima da parte cura di P. Zolli), Milano 1980, pp. 51, 211; Id., La spedizione di Carlo VIII in Italia, a cura di R. Fulin, Venezia 1873, pp. 63-68, ...
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FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] finire del '600 per le attività facinorose e criminali del sen. Carlo Rodolfo (m. 1698), i cui eredi accentuarono la decadenza per cesareo, conseguendo perciò dall'imperatore aperte lodi e riconoscimenti. In questa ottica giurisdizionalista ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le mani, le braccia, gli occhi; l. il capo,...