ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] 1864, p. 20). A Napoli non si coniarono monete dopo la metà del sec. 9°; con la riforma monetaria del 1278, CarloId'Angiò vi aprì una nuova z., che installò nelle cucine del castel Capuano: sicurezza e diretto controllo regio ne erano alla base. La ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] genere idealizzate e prive di caratteri individuali, almeno fino alla rinascita duecentesca con i ritratti sugli augustali di Federico II e di CarloId'Angiò. Tali immagini sono identificate dalle vesti e dagli attributi (corona, scettro, globo), il ...
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MONTE SANT'ANGELO
G. Bertelli Buquicchio
(Castrum Sancti Angeli, Ecclesia Sancti Angeli Montis Gargani nei docc. medievali)
Piccolo centro della Puglia (prov. Foggia), che sorge su uno sperone meridionale [...] avvicinabili alle espressioni della coeva produzione costantinopolitana dei secc. 10° e 11° (Bertelli, 1990b).Nel 1271 CarloId'Angiò (1263-1285) fece effettuare alcuni interventi relativi al miglioramento delle strade di accesso al santuario e all ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] dell'edificio normanno ampliato e rimaneggiato da Federico II e poi da CarloId'Angiò (1282-1291) con l'intervento di Pierre d'Angicourt. Tuttora in restauro, diverrà la nuova sede del Mus. Civ., importante raccolta che conserva frammenti e sculture ...
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Scultura
FFrancesco Aceto
La vicenda della scultura federiciana ha inizio nel giugno del 1223 con la fondazione del palatium di Foggia (Haseloff, 1920; Leistikov, 1977). Scelta dei tempi e del luogo, [...] il fiato per percorrere nel Regno un altro bel tratto di strada, suscitando persino l'interesse di CarloId'Angiò, responsabile del definitivo declino della casata degli Hohenstaufen.
fonti e bibliografia
Ignoti monachi Cisterciensis S. Mariae de ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] del Regnum (1130) comportarono per M. e il Vulture un continuo e lento declino.Durante i regni di Federico II (1220-1250) e di CarloId'Angiò (1267-1285) la cittadina riacquistò parte dell'antico ruolo politico e militare. L'imperatore svevo ...
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IVREA
N. Bernacchio
(lat. Eporedia; Castrum Evriae, Eborgia, Yporegia nei docc. medievali)
Città del Piemonte (prov. Torino), che si estende sulle rive della Dora Baltea ai piedi della Serra d'I., nel [...] e il Comune, formatosi nel corso dell'11° secolo. Nel 1178 I. venne affidata da Federico I ai conti di Biandrate; nel 1238 fu occupata da Federico II e nel 1271 da CarloId'Angiò. Nel 1356 passò definitivamente ai Savoia, che già l'avevano presa ...
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GRECIA
A. Paribeni
(gr. ῾ΕλλάϚ; lat. Graecia)
Stato dell'Europa sudorientale, la G., che costituisce la parte meridionale della penisola balcanica, presenta un composito sistema geografico: il nucleo [...] della potenza greca di Mistrà e lo sfaldamento del principato di Acaia, passato nel 1278 nelle mani di CarloId'Angiò, la dominazione francese fu un fatto essenzialmente formale. In Tessaglia, in un territorio fortemente condizionato dalla presenza ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] ; nel 1240 la città ospitò la dieta generale del regno, convocata dall'imperatore rientrato dalla Lombardia; nel 1273 CarloId'Angiò fece costruire "logias magnas pulchras et decentes in balio seu curti hospicii et extra balium ipsum, si opus fuerit ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] più c. di martello (torselli); gruppi di una pila e due torselli erano previsti per la coniazione dei carlini napoletani di CarloId'Angiò (1278) e per le monete di Pisa del 1318. Il numero doppio di torselli era necessario in quanto il c. superiore ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...