Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] laminette o di verghette di metallo. Tipici sono a tal proposito i pendagli della collana della regina Tawosret della dinastia XIX (1345- filum (vasi d'arte musulmana del Tesoro di San Marco; montature di candelabri di Carlo II d'Angiò in San Nicola ...
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. La famiglia genovese degli A. compare la prima volta con Lanfranco, figlio di A. detto Barisone, eletto anziano nel 1261. Poi, la troviamo fra quelle famiglie che si dissero "popolari", o perché esercitassero [...] . Egli viaggiò nella Siria e nell'Africa, fu ambasciatore di Carlo il Temerario in Persia, ebbe il titolo di consigliere da Giacomo Id'Angiò (12 ottobre 1389). Un altro figlio di Antoniotto I, Teramo, fu investito del feudo di Castelletto d'Orba ...
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VIBO VALENTIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giulio GIANNELLI
Nicola NICOLINI
VALENTIA Città della Calabria in provincia di Catanzaro, centro principale della fertile e popolosa zona di altipiano [...] rintracciati. Oltre la Chiesa Madre di S. Leo Luca, costruita fra i secoli XVII e il XVIII sulle rovine di una più antica chiesa dedicata da Ruggiero d'Altavilla, che vi elevò (1056-57) un castello (ampliato poi da Carlo II d'Angiò), indusse Federico ...
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MAIELLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ernesto PONTIERI
Gruppo montuoso dell'Appennino Centrale, il più importante dopo quello del Gran Sasso, del quale può, sotto l'aspetto orografico, considerarsi [...] lembi (faggio, leccio, in basso; pini in alto) e non va oltre i 1700 m.; più in su sono pascoli, noti per la varietà delle erbe aromatiche la linea severa dell'antica abbazia costruitavi da Carlo II d'Angiò. La soppressione e l'incameramento dei suoi ...
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FORMIA. (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giulio Quirino GIGLIOLI
Raffaello MORGHEN
. Cittadina della provincia di Roma (da cui dista 139 km.), situata nella parte più interna [...] quel luogo. Data l'importanza strategica della città, nel sec. XIV Carlo II d'Angiò vi eresse un castello famoso (Torre di Mola), e similmente i Caetani eressero un castello nella parte alta della città stessa che perciò prese il nome di Castellone ...
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Cittadina della provincia di Rieti, situata a 9,7 km. dal capoluogo, a 450 m. s. m., su una collina alla destra del fiume Velino, che scorre in una fertile valle tra una pittoresca cerchia montuosa. La [...] 35-48; I. C. Gavini, Storia dell'architettura in Abruzzo, Milano-Roma, II.
Storia. - Sorta al principio del sec. XIV per concessione reale del 15 settembre 1309; e chiamata Cittaducale in onore di Roberto duca di Calabria, figlìó di Carlo II d'Angiò ...
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Cittadina della provincia dí Aquila, quasi al confine con la provincia di Roma (confine segnato dal fosso Sesare, che si getta nel Turano, e per un piccolo tratto anche dal Turano stesso) su un'alta collina [...] (98,5 kmq.) ha 6736 ab. e comprende altri 6 centri, tra i quali Tufo (1197 ab.), Pietrasecca (1083 ab.) e Poggio Cinolfo (937 bifore e a croce. Il castello falsamente attribuito a Carlo II d'Angiò è in gran parte crollato.
Nell'antichità si chiamava ...
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Comune della Sicilia (provincia di Agrigento). Il capoluogo è situato alle falde della sommità orientale della elevata cresta montana (monte di Caltabellotta, m. 949) che si estende a dieci km. dalla costa [...] e Caltabellotta, i belligeranti (da un lato Roberto, figlio di Carlo II d'Angiò, dall'altro Federico d'Aragona) convennero (Caltavuturo), località quest'ultima, in cui si firmarono i preliminari dell'accordo. Nuovi germi di guerra erano in ...
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Quarto tra i figli di Carlo II d'Angiò, che lo investi del principato di Taranto (4 febbraio 1294). Quando Carlo II dové partire con Carlo Martello suo primogenito per raggiungere nell'Abruzzo il novello [...] andò sposa a Filippo di Savoia contro la volontà di Carlo II, questi le tolse il principato di Acaia e lo maggiore.
Bibl.: M. Camera, Ann., II; R. Caggese, Roberto d'Angiò, I, Firenze 1922; M. Schipa, Un principe nap. amico di Dante, Napoli ...
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. Vocabolo arabo che significa oriundo da o nato o domiciliato ad ar-Rayy. È l'epiteto di un grandissimo numero di dotti musulmani, che scrissero quasi sempre in arabo; emergono fra essi:
1. Fakhr ad-Dīn [...] ibn ‛Umar, teologo, filosofo e scienziato morto nel 606 eg., 1210 d. C.; v. fakhr ad-dīn ar-rāzī.
2. Abū Bakr Muḥammad Greci, dei Siri e dei musulmani sino al suo tempo; CarloI di Angiò lo fece tradurre in latino dall'ebreo Ferragut (al-Faraǵ ibn ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...