CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] e il 1521numerosi esuli milanesi, e soprattutto Francesco Sforza, furono suoi ospiti a Trento. i conflitti tra gli interessi dei due fratelli Carlo e Ferdinando si manifestarono in tutta la loro con numerosi poeti e dotti: con Pietro Andrea Matthioli ...
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FALLOPPIA, Gabriele
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1523, a Modena, dal matrimonio di Caterina Bergomozzi con Girolamo, figlio naturale di un Gabriele, la cui origine de Falopijs testimoniava [...] Carlo Sigonio alle discipline umanistiche. Così pure rivelava una vivida intelligenza ascoltando le lezioni sulle lettere greche e latine che Francesco , ridefiniti nella fondamentale scoperta di quei dotti seminali (meatus seminarii) che il F ...
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SALVEMINI, Gaetano
Mauro Moretti
– Nacque a Molfetta l’8 settembre 1873 da Ilarione e da Emanuela Turtur.
Secondogenito, crebbe all’interno di una famiglia numerosa, composta da dodici figli, dei quali [...] freno esercitata dai ceti dotti e parassitari, e e amici, fra i quali i fratelli Carlo e Nello Rosselli. Il delitto Matteotti segnò un e Volpe, 1917-1925, Milano 1998; A. De Francesco, Mito e storiografia della «grande rivoluzione». La Rivoluzione ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] dalle zone dell'alta politica, dei dotti volumi, e scendeva nelle piazze con che ebbe in Francesco De Sanctis il più di G. Briano, Milano 1872; Lettere di M. d'A. a Carlo di Persano, Torino 1878; L. Chiala, Le confidenze politiche di due uomini ...
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DUPRÉ, Giovanni
Ettore Spalletti
Nacque a Siena il 1° marzo 1817 da Francesco, intagliatore in legno, e da Vittoria Lombardi. Nei suoi Ricordi autobiografici (Firenze 1879) il D. ricorderà come, a causa [...] L. Brogialdi, Elogio di G. D., Roma 1882; C. M. Carli, Per il VII centenario di s. Francesco d'Assisi…, in L'Arte, X (1882), n. 8; G. Lettere intime di artisti senesi, Siena 1908, ad Ind.; P. Dotti, Di G. D. e dell'arte cristiana, Milano 1908; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] intanto si separano, la madre si unisce con Carlo Imbonati mentre egli va a vivere con il colloca in quella che, da Francesco De Sanctis in poi, viene F. Monterosso, Milano 1972.
Lettere, a cura di U. Dotti, Milano 1985.
Tutte le poesie, a cura di G. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Profondamente mutati appaiono, alle soglie del Cinquecento, i caratteri della [...] bolognese Leandro Alberti e l’emiliano Carlo Sigonio, conduce, sulla lunga durata, la Istoria d’Europa del toscano Francesco Giambullari (pubblicata postuma nel 1556) con l’aiuto di un gruppo di dotti ed esperti, a una monumentale Ecclesiastica ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] d'Este. A questo fine agenti diplomatici di Carlo d'Asburgo e Francesco I di Valois erano venuti in missione a Budapest quando le teorie copernicane suscitarono un'accesa polemica tra i dotti.
Nel suo opuscolo, dopo aver messo in guardia dagli ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] resti del padre dal convento di S. Francesco di Valladolid a quello di Las Cuevas di Worms (17 dicembre), dove ottenne da Carlo un assegno annuo di 200.000 maravedís C., che la voleva aperta a tutti i dotti d'Europa, e, poi, trascurata e abbandonata ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] teorizzata da Paolo Aresi e da Francesco Panigarola, e praticata con teatrale stile di Galilei indusse molti dotti stranieri a imparare il toscano da un protagonista del dibattito: il fiorentino Carlo Dati (1619-1676), accademico della Crusca ...
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