Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] che in tutti questi casi venga ricordato il nome delprete caritatevole e non quello delle suore che concretamente si di altre formazioni ancora61. Forte fu l’influenza del clero (per esempio don Carlo Comensoli, don Aldo Moretti, don Guido Anelli, ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] Hanno allora perso ogni fiducia nell’insegnamento delprete»59.
I suoi giudizi sulle responsabilità politiche problematica.
3 A. Giovagnoli, Dalla teologia alla politica. L’itinerario di Carlo Passaglia negli anni di Pio IX e Cavour, Brescia 1984.
4 C ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] 35 n.)
39 M. Duni, Tra religione e magia. Storia delprete modenese Guglielmo Campana (1460?-1541), Firenze 1999.
40 A.
74 Di «cospirazione» parla già una lettera del 1754 del cardinale Carlo Vittorio delle Lanze indirizzata a Giovanni Bottari; cfr ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] , l’insistita riproposizione dell’immagine del seminario come ‘santuario’, delprete come uomo dei sacramenti, così come prima volta.
Così, il 4 novembre del 1963, non a caso nella festa di s. Carlo Borromeo83, Paolo VI celebrò nella basilica di ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] Mario Pomilio, in cui il diario delprete sconosciuto che il protagonista del romanzo, Peter Bergin, rinviene nella d’un uomo» – se ne riveda l’analisi di Carlo Ossola64 – rivelazione del rapporto tra vita e linguaggio, meglio, vita che nel linguaggio ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] Monterisi, da arcivescovo, ancora nel 1940 criticava la tendenza delprete meridionale a restare in famiglia54.
In questi giudizi si la perentoria omelia del card. Pappalardo, in occasione dei funerali del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] in Umbria1. Fra le personalità più note si può annoverare Carlo Passaglia: membro della Compagnia di Gesù, docente di teologia .
Si va poi sottolineando con forza il ruolo sacrale delprete, un fenomeno presente in molti paesi europei, derivato dal ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] ma case, l’abito era quello comune delprete, breviario e messale erano quelli comuni della 25 Ibidem.
26 Cfr. A. Giovagnoli, Dalla teologia alla politica. L’itinerario di Carlo Passaglia negli anni di Pio IX e Cavour, Brescia 1984.
27 G. Zizola, ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] ripetute lettere di chiarificazione e di sottomissione delprete di Rovereto al pontefice, il 30 maggio 320.
36 G. Mucci, Il primo direttore della «Civiltà cattolica». Carlo Maria Curci tra la cultura dell’immobilismo e la cultura della storicità, ...
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Innocenzo XII
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, secondogenito di Francesco, marchese di Spinazzola, dei Pignatelli di Cerchiaro, e di Porzia di Fabrizio Carafa. Come tante altre donne del [...] sua carriera. L'unico suo consanguineo è un altro Carafa, Carlo, nunzio a Vienna dal 1658 al 1664, ma il , Roma-Bari 1992, pp. 45-113.
L. Fiorani, Identità e crisi delprete romano fra Sei e Settecento, "Ricerche per la Storia Religiosa di Roma", 7 ...
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cleavage
s. m. inv. Partizione tra due fronti distinti o contrapposti; divisione, spaccatura. ◆ Tante le sigle, ma ancora più significativa - al di là dei risultati che verranno - è l’intenzione dichiarata: quella di passare da un vecchio...
food-design
(food design), loc. s.le m. inv. Progettazione del cibo: ideazione, preparazione e allestimento di specialità alimentari e gastronomiche, con particolare attenzione al loro aspetto estetico e alla loro appetibilità. ◆ Il concetto...