Pittore (Pisa 1563 - Londra 1639). Allievo del fratello Aurelio, a diciassette anni si stabilì a Roma presso uno zio, del quale assunse il cognome. Operò a Roma, a Farfa e nelle Marche fino al 1621, quando [...] si recò a Genova e poi a Torino. Fu quindi chiamato in Francia da Maria de' Medici e infine in Inghilterra da Carlo I. Dipinse affreschi nelle chiese romane di S. Giovanni in Laterano, S. Silvestro in capite e nel casino delle Muse, eretto nel 1603 ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] , durò finché il sacco di Roma (1527), dove pontificava Giulio de' Medici (Clemente VII), rese possibile a F. l'ultima esperienza repubblicana: l'alleanza di Clemente VII con Carlo V rendeva vana l'eroica difesa delle libertà cittadine (assedio di ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] di manoscritti greci, latini, orientali e di edizioni rare; Carlo IX (1561-74) la trasportò a Parigi, Enrico IV (1594-1610) la dotò di 800 manoscritti di proprietà di Caterina de’ Medici e la trasferì sull’altura di Sainte-Geneviève; dopo altri ...
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Incisore in pietre dure e medaglista (Castelbolognese 1496 - Faenza 1553). Lavorò a Ferrara, poi a Roma, specialmente per i cardinali Ippolito de' Medici e Alessandro Farnese. Suo capolavoro sono gli intagli [...] Cofanetto Farnese (1543; Napoli, Museo di Capodimonte). Trasse in genere i suoi soggetti da disegni di Michelangelo e di Perin del Vaga. Come medaglista si conosce di lui una medaglia d'oro, per l'incoronazione di Carlo V in Bologna (1530). ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] (1-3 luglio 1998), Roma 1999.
Beni librari
di Carlo Federici
Per quel che riguarda i Beni librari in senso collezionismo mediceo: archivio elettronico del carteggio artistico del cardinal Leopoldo de' Medici, Milano-Napoli 1987 (1° vol.), 1993 (2° ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] dovute alla munificenza dei principi: i Medici (dalle loro raccolte è nata la (Maria Teresa crea la Braidense a Milano, Carlo III la Nazionale di Napoli, Federico il Grande John Wilson & Partners), la Bibliothèque de France a Parigi (1989-95, D. ...
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RESTAURO
Bruno Zanardi e Sebastiano Sciuti
di Bruno Zanardi eSebastiano Sciuti
Restauro
di Bruno Zanardi
sommario: 1. Il concetto di restauro nel Novecento e la figura di Cesare Brandi. 2. Il corpo [...] promotori (Bottai, Brandi, Giulio Carlo Argan, Santi Romano e Dure, nato nel 1588 come officina dei Medici, si trasformasse, sotto la direzione di presente in 140 paesi e ha anche un Comité de Conservation (o Conservation Committee) che prende la ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] progetto definitivo firmato) una cappella per la sepoltura di Piero de' Medici, da erigersi sul fianco sinistro della chiesa dell'abbazia.
Nel 1536, per l'ingresso a Roma (5 aprile) di Carlo V, il C., con la collaborazione di numerosi artisti (tra ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] a fare appello anche alla generosità di Lorenzo de’ Medici, il quale aveva già ricevuto in dono 91; Id., Note sul simbolismo archeologico di A. M., in Studi in onore di Giulio Carlo Argan, a cura di S. Macchioni, Roma 1984, pp. 103-126; R. Signorini ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] procedere dei lavori.
Il 19 nov. 1523, l'elezione di Giulio de' Medici, papa Clemente VII, mutò la situazione romana. Da cardinale, l' di Penni e di Girolamo da Treviso il Giovane. La visita di Carlo V a Mantova - dal 25 marzo al 19 apr. 1530 - ebbe ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
plasmaterapia
s. f. In medicina, terapia sperimentale per pazienti affetti da grave malattia infettiva, basata sulla somministrazione di plasma con un alto contenuto di anticorpi, ricavato dal sangue di soggetti che hanno superato la malattia...