MARCA e MARCHESI
Francesco CALASSO
Silvio PIVANO
Marchese (Markgraf) era in origine il conte di confine, e marca (da Mark originariamente "confine") la circoscrizione politica indirizzata alla difesa [...] ducatus Italiae", dall'imperatore Carlo il Calvo al cognato 'obertenga. La loro costituzione sembra da collegarsi con le vicende che accompagnarono il nome, essa non era che quella precedente di Camerino, staccatasi a sua volta nel sec. IX dal ducato ...
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VARANO, da
Giuseppe CASTELLANI
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Si ha certa notizia, in documenti del 1231, 1239, 1242, di un Rodolfo di Gentile da Varano, padre di Accorambono - che diede origine alla famiglia Accoramboni - e di [...] Camerino nel 1545, così che questo passò sotto l'immediato dominio della Santa Sede. L'antica stirpe continuava dando uomini di lettere e di studio, con Pitergentile, con Giulio Cesare, con Carlo discendente dei Da Varano di Camerino, e morendo ...
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GUIDO imperatore (II duca di Spoleto, re d'Italia)
Raffaello Morghen
Figlio di Guido I e di Adelaide, figlia di Pipino re d'Italia, e discendente perciò dalla casa imperiale dei Carolingi, legato da [...] Spoleto e di Camerino, prima divisi, G., fin dall'883, aveva non solo assunto, di fronte al debole imperatore Carlo il Grosso e al Ageltrude: dal papa Stefano V, che invano cercò aiuti da Arnolfo di Germania per opporsi ai voleri del troppo potente ...
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RODOLFO I re di Borgogna
Pier Fausto PALUMBO
Figlio del conte Corrado, della casa germanica dei Guelfi, dovette la sua buona sorte al peregrinare del padre, caduto in disgrazia di Carlo il Calvo, presso [...] da Luigi II, il ducato della Borgogna transgiurana. Succedutogli in questo dominio il figlio, Rodolfo, lo smembramento dell'impero di Carlo , andò sposa di Bonifacio, marchese di Spoleto e di Camerino, la terza, Willa, sposò Bosone, conte di Arles ...
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SISTO V, papa
Silvano Giordano
SISTO V, papa. – Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto [...] Peretto, e da Mariana di Frontillo di Camerino.
Quarto di sette figli, fu battezzato il 26 dicembre nella chiesa parrocchiale di S. che riconosceva in Carlo X il re legittimo, ed Enrico di Navarra, sostenuto dal suo esercito e da un numero crescente ...
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SCIALOJA, Vittorio
Emanuele Stolfi
– Nacque a Torino il 24 aprile 1856 da Antonio e da Giulia Achard, figlia di un facoltoso commerciante francese.
La famiglia paterna, originaria di Procida, era di [...] straordinario di diritto romano e civile nella libera Università di Camerino. Vi rimase un solo anno, ma inaugurando il come schemi logici applicabili in ogni tempo), e già da Friedrich Carl von Savigny.
Significativa è, in particolare, la scelta ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] contribuiva al disegno di Carlo V di accerchiare la Francia, da ovest e da nord, da est e da sud (146). Calabi e Ennio Concina nel volume, uscito a cura loro e di Ugo Camerino, La città degli ebrei. Il Ghetto di Venezia: architettura e urbanistica, ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] ben vedere non lo è per niente: le Maraviglie dell'arte di Carlo Ridolfi sono il primo testo conosciuto nel quale l'opera di Tiziano 'Annunciazione del Trittico di Camerino (sempre di Crivelli), esso pure sormontato da una gabbia, potrebbe suggerire ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] Apostoli di Firenze "edificata", questo sì, "daCarlo Magno", ma della quale purtuttavia Filippo Brunelleschi non 199. V. il nostro Parva ,Jerusalem, in Ennio Concina - Ugo Camerino - Donatella Calabi, La città degli ebrei. Il Ghetto di Venezia : ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] n.n., "parte" del 20 gennaio 1588 m.v.
159. Cit. da A. Contento, Il censimento, pp. 222-223. Cf. P. Burke Gravenhage 1909, p. 121.
326. Cf. Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi. Il cosmo Jerusalem", in Id. - Ugo Camerino - Donatella Calasi, La città ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...