Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La filosofia civile
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di [...] che, a Napoli, non avevano saputo resistere ai tumulti, e che perciò si erano meritati il rimprovero, e il disprezzo, di Carlod’Angiò. «“E che cosa facevano i savi?”, interrogò quel severo sovrano» ricorda Croce in una pagina in cui non è difficile ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] in fuga dalle persecuzioni religiose o forse introdotto come riflesso della politica di ripopolamento della Capitanata voluta da Carlod’Angiò per contrastare la presenza araba; da sempre esposto al contatto con i contermini idiomi pugliesi è da ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] trono di Napoli, guerra cui lo Sforza partecipò al fianco dell'Aragonese contro il partito francese di Renato e di Carlod'Angiò. L. III, nonostante la posizione di preminenza fra i condottieri, fece di tutto per non partecipare in prima persona alle ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] fiorentini, che avevano finanziato la spedizione di Carlod’Angiò, avevano ottenuto libertà di commercio nel Regno , mi partì di Firenze per andare a Londra inn Ighiltera a dì XXIJ d’aprile anno MCCCXLIIIJ e giunsi lae dì J di giugno, puosemi a a ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] lo stesso S.): circa tre volte più di s. Francesco, a dire il vero una presenza assai discreta; tre volte più di Carlod'Angiò, malgrado questi abbia occupato il doppio del tempo nella vita adulta di S.; circa due volte più di papa Innocenzo IV, a ...
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PELOPONNESO
R. Speich
(gr. ΠελοπόννησοϚ; lat. Peloponnesus; ΜοϱέαϚ nei docc. medievali)
Penisola della Grecia meridionale, tra i mari Ionio ed Egeo, designata già in epoca antica con questo toponimo [...] discendente portarono fiamminghi, savoiardi e piemontesi nella regione; il dominio del principato di Acaia-Morea fu assunto da Carlod'Angiò e, dal 1301, la regione divenne secondogenitura di quella casata. In coincidenza con la dominazione franca si ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] infine le anime dei fondatori della città per contrapporre la loro fermezza, che aveva ispirato rispetto allo stesso Carlod'Angiò, alle incertezze di molti che ostacolano ancora una decisa azione politica.
È importante constatare come un comune ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] 'ambigua politica del vescovo. Questi, morto Carlod'Angiò nel 1285, appoggiò i ghibellini e, pp. 46 s., 103-105, 184 s.; A. Pellizzari, Vita e opere di G. d'A., Pisa 1906; A. Schiaffini, La tecnica della "prosa rimata" nel Medioevo latino, in Guido ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] determinarono. Fu testimone nel 1257 di un accordo tra re Luigi IX di Francia e suo fratello Carlod'Angiò, e anche Enrico III d'Inghilterra continuò ad avvalersi di lui per gli affari inglesi (fatto che smentisce quasi certamente le accuse avanzate ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] di qā'id cristiani. Sotto Manfredi e Carlod'Angiò, invece, i musulmani, insigniti dell'ordine la chrétienté, "Cahiers de Tunisie", 19, 1971, pp. 105-127; F. D'Angelo, La monetazione di Muhammad Ibn Abbad emiro ribelle a Federico II di Sicilia ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge l’organo dell’olfatto (mucosa pituitaria),...