INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] S. Maria in Montesanto, la decorazione del Gesù e di S. Carlo al Corso) lo furono senza sua partecipazione. Se da cardinale aveva così intricata, in cui anche in Inghilterra Giacomo II veniva insidiato da Guglielmo d'Orange, I. XI fece sforzi di ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] la tesi che "la difesa nostra e d'Italia sono la Francia, Inghilterra, Spagna", era logico attendersi - come auspicava quale in ogni caso aveva ben poco da guadagnare (nel 1742 Carlo Emanuele III aveva offerto Cremona e la Ghiaradadda (153), nel ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] un "partito" di nobili che fa capo a Carlo Contarini e Giorgio Pisani: quest'ultimo, eletto l' in questo campo, la citazione da Cozzi è d'obbligo, "l'aspetto più interessante consiste nel agitati in questo momento in Inghilterra e in Francia (213). ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] attenzione non solo nel Regno di Sicilia, ma anche in Francia, Inghilterra e Germania. I regnanti facevano di tutto per far durare a lungo XXXVII). Durante il regno di Carlo I l'influenza francese toccò così nel Mezzogiorno d'Italia il più alto grado ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] ; poco prima, nel 1532, Carlo V aveva tentato di pacare le di funzioni: in Inghilterra, al crescere vertiginoso 14. Cit. da M. Foscarini, Della letteratura, p. 19 e n. 1.
15. D. Manin, Della veneta, p. 280; A. Valsecchi, Bibliografia, 4, 1872, pp. ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] lasciando il testo manoscritto. Il libro di Carlo Antonio Pilati, Di una riforma d’Italia, uscì nel 1767 anonimo e sotto religione e il declino della magia. Le credenze popolari nell’Inghilterra del Cinquecento e del Seicento, Milano 1985. Per l’ ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] novembre del 1860 Diomede Pantaleoni e l’abate Carlo Passaglia elaborarono d’intesa con Cavour un memorandum che fu e 1868 vennero fondate in Italia, da pastori provenienti dall’Inghilterra, una chiesa metodista e una battista. Qualche anno dopo, ...
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Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] più importante allievo di Ruffini, Arturo Carlo Jemolo, sin dal titolo di dell’Italia con Inghilterra e Stati . Bortolazzi, La tolleranza dei culti acattolici negli Stati sardi e nel Regno d’Italia, «Il Diritto ecclesiastico», 72, 1961, 1, p. 98. ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] che la Francia dice usurpate - afferma il D. - erano già state offerte da Carlo stesso a Venezia (e il de Commynes, allora intanto al de Robertet. Avvicina gli ambasciatori di Spagna e Inghilterra, rassicura il papa che, pur non volendo essere " ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] delle ostilità con l’Austria, la guerra – anche se Carlo Alberto non l’avvertì – non era più un conflitto dinastico l’Inghilterra che, in presenza delle attuali circostanze, m’inducono a sostenere la soluzione meno nociva di tutte: l’unità d’Italia» ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...