VIBO VALENTIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giulio GIANNELLI
Nicola NICOLINI
VALENTIA Città della Calabria in provincia di Catanzaro, centro principale della fertile e popolosa zona di altipiano [...] Altavilla, che vi elevò (1056-57) un castello (ampliato poi da Carlo II d'Angiò), indusse Federico II a riedificare, col nome di , che vi costituirono un "sedile". Infeudata, in seguito, ai Caracciolo (1420) e poi ai Brancaccio, nel sec. XVII se ne ...
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. Questa famiglia, ch'ebbe dei momenti di grande splendore e potenza, è un ramo dei Caracciolo. Ne fu capostipite Gregorio Caracciolo, detto Carafa (perché concessionario, forse, della gabella sul vino, [...] ucciso, insieme con Maria d'Avalos, dal marito di lei, Carlo Gesualdo, principe di Venosa; e Ettore, uno dei martiri di ricordo è anche Giovanni Antonio, figlio di Tommaso Caracciolo, detto Carafa. Valente giureconsulto, consigliere dei re Alfonso ...
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Comune già della provincia di Caserta, ora di quella di Napoli. Il nome si può latinamente spiegare con la posizione della città, forse rispetto a Napoli (urbs aversa). A circa 20 km. da Napoli, in un [...] nel 1255 e nel sec. XIV, fu ricostruita poi dal vescovo Inigo Caracciolo nei primi anni del sec. XVIII. Il portale è del sec. XI Napoli. Salvo il ricordo della lunga permanenza in essa di Carlo di Borbone e della sua corte durante l'occupazione del ...
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VENOSA (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Carlo CESCHI
Giuseppe LUGLI
Nicola NICOLINI
Paese della Lucania in provincia di Potenza, situato (412 m. s. m.) in felice posizione sull'antica via Appia, [...] dai quali ritornò (1634) al fisco, che non tardò a rinfeudarla, fu posseduta, sino all'abolizione della feudalità, dai Caracciolo del Sole.
Bibl.: Un'ampia bibl. in S. De Pilato, Saggio bibliografico sulla Basilicata, Potenza 1914, passim (indice dei ...
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. Sono del sec. XII le prime sicure notizie su questa nobile famiglia provenzale, venuta in Italia con Carlo d'Angiò.
Giacomo C. si adoperò validamente perché non soltanto la nuova dinastia si consolidasse [...] d'Angiò a Firenze, ove ritornò nel 1325 con Carlo, duca di Calabria, per proteggere la città da Castruccio Napoli del Summonte, del Capecelatro e del Troyli, cfr.: T. Caracciolo, De variate fortunae, Napoli 1769; I. Pontano, Historiae neapolitanae, ...
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SERIPANDO, Gerolamo
Nicola Nicolini
Nato a Napoli il 6 maggio 1493, Troiano S. (Gerolamo all'atto della vestizione) fuggì, a dodici anni, nel convento di San Domenico Maggiore, donde passò, per stabilirvisi [...] quali P. Carnesecchi, G. Priuli, M.A. Flaminio, G. Caracciolo, R. Polo e segnatamente G. Gonzaga, con la quale tenne per la città di Napoli (1553), conducendolo a Bruxelles presso Carlo V, gli diede modo di ottenere l'arcivescovato di Salerno ( ...
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GALLARATE (A. T., 24-25-26)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Pio BONDIOLI
Manfredo Vanni
Industriosa cittadina della Lombardia, in provincia di Varese; è posta 41 km. a NO. di Milano, in importantissima posizione [...] la storia del ducato di Milano. Nel 1511 fu saccheggiata dagli Svizzeri del cardinale Matteo Schinner. Passò in feudo ai Caracciolo, agli Altemps, ai Visconti di Cislago e da questi ai Castelbarco Visconti. Giuseppe II d'Austria la volle capoluogo di ...
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NICASTRO (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Antica città calabrese, in provincia di Catanzaro, sede di vescovato (suffraganeo di Reggio di Calabria) e di tribunale. [...] figlio Federico, ma Ferrante II la concesse a Marcantonio Caracciolo, i discendenti del quale la possedettero sino al 1608, quando venne acquistata dai D'Aquino di Castiglione. Nel 1535 vi sostò Carlo V reduce da Tunisi, nel 1598 il Campanella lottò ...
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Pittore, nato, secondo il De Dominici, in Napoli il 10 dicembre 1622, morto ivi nei primi giorni del 1654.. La data iniziale della sua carriera può esser fissata nel 1638-39, tra la morte di Battistello [...] attività pittorica.
Rielaboratore degli schemi chiaroscurali del Caracciolo, delle figurazioni di Massimo Stanzione e di Rubens (secondo il De Dominici) ed anche, probabilmente, di Carlo Saraceni, il C. si presenta sulla scena della pittura secentesca ...
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. La famiglia Capece, detta in origine Cacapice, originaria di Sorrento, si trasferì in Napoli ai tempi di Manfredi. Fu perseguitata da Carlo I d'Angiò, sicché quelli dei suoi componenti che riuscirono [...] Nido, e, per non rimanere inferiori di fronte ai Caracciolo nelle elezioni dei rappresentamti ai seggi, si unirono ad altre napoletano, regio consigliere di Ferdinando il Cattolico e di Carlo V, autore di una raccolta di Decisiones (Venezia 1556 ...
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esterovestizione
s. f. Il vestire qualcosa di uno stato giuridico estero, sottraendolo agli obblighi della legge nazionale di pertinenza. ◆ [Carlo] Giovanardi assicura che «verranno attivati tutti gli accertamenti del caso in merito all’operazione...