Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] si pensi specialmente a quelle caldeggiate da Luigi Carlo Farini e Marco Minghetti), la questiore regionale non due meritano una particolare menzione: una monografia di Andrea Calenda di Tavani (1831-1904), fervente fautore della regionalizzazione, ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] L. sia rientrato in Italia nel maggio-giugno 1265, al seguito di Carlo d'Angiò (Davidsohn, II, 2, p. 12).
La seconda medievale, Torino 1989, pp. 135-174, 345-352; C. Calenda, "Esilio" ed "esclusione" tra biografismo e mentalità collettiva: B. ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] di donne medico salernitane: Abella, Costanza Calenda, Rebecca Guarna, Mercuriade). Opportunamente Massimo Oldoni continuerà a esistere, peraltro rafforzandosi e razionalizzandosi (ad esempio sotto Carlo I d'Angiò) anche dal punto di vista giuridico.
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MAGGIO, Giustina Maria (Pupella)
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Nacque a Napoli il 24 apr. 1910 da Domenico e da Antonietta Gravante.
Domenico (Napoli, 4 marzo 1879 - Roma, 6 giugno 1943), figlio di Vincenzo, "fornaro e pizzaiolo" [...] lo Stabile dell'Aquila e con il suo direttore, il regista A. Calenda, che le propose il ruolo di Pelagia Vlassova nel dramma La madre, B. Dart), "la via italiana al teatro epico" (Carlo Cecchi), l'unica grande maschera dopo Totò, un incrocio fra ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] lirica La cena delle beffe di U. Giordano (teatro S. Carlo di Napoli, 12 aprile) e partecipò ancora a trasmissioni televisive: 'interpretazione dei colonnello De Risio nella Signora Ava di A. Calenda da F. Jovine (in tre puntate dal 23 settembre al ...
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MAZZELLA, Scipione
Piero Ventura
– Nacque a Napoli (secondo Pedio, a Procida) intorno alla metà del XVI secolo.
Scrittore e storico, il M. iniziò a pubblicare alla metà degli anni Ottanta. Le sue vicende [...] Longo (1593-1620), Firenze 1975, pp. 281 s.; C. Calenda, Introduzione a T. Costo, Il Fuggilozio, Roma 1989, Roma 1997, pp. 77 s., 134, 328; G. Muto, Capitale e province, in Carlo V, Napoli e il Mediterraneo. Atti del Convegno…, a cura di G. Galasso - ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] Eduardo, lavori sperimentali con la regia di Antonio Calenda, Fedra diretta da un giovane Luca Ronconi, complessi 1953); Giulietta e Romeo (di V. P.) e Il Buffone (di Carlo Emilio Gadda, entrambi tratti da Bandello: Urbino, Palazzo ducale, 14-15 ...
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VOLONGHI, Lina
Paolo Puppa
VOLONGHI, Lina (Giuseppina Angela Fui). – Nacque a Quarto (Genova), a poca distanza dal molo da dove erano salpati i Mille del Risorgimento, il 4 settembre 1916, da Pasquale, [...] Marino Moretti e diretta da Antonio Calenda. Altre uscite in L’agente segreto, sempre sotto Calenda, del 1978, e in una fioraia traffichina e gelosa, nel 1951 in Ha fatto 13 di Carlo Manzoni, nel 1955 nella Bella di Roma di Luigi Comencini e in ...
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ORLANDI, Guido
Marco Grimaldi
ORLANDI, Guido. – Nato attorno al 1264 probabilmente a Firenze, identificabile con un figlio di Orlando di Guido di ser Orlando della famiglia magnatizia fiorentina dei [...] tradizionale, Guglielmo ritiene infausto l’arrivo a Firenze di Carlo di Valois, visto invece favorevolmente da Orlandi, a e il Duecento, Milano 1987, pp. 773 s.; C. Calenda, Di vil matera: ipotesi esplicativa di una ipertrofia strutturale (1982), ...
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GIACCHI, Michele
Mario Di Napoli
Figlio primogenito di Biagio Maria e Maria Cristina Tiberio, nacque a Sepino, in Molise, il 10 apr. 1805 in una famiglia di proprietari e liberi professionisti che era [...] , che non solo poté ascoltarne il racconto dallo zio Carlo, che vi era stato presente in qualità di direttore presidente D. Farini, dai colleghi G. Finali, F. Sprovieri, A. Calenda di Tavani, nonché dal ministro del Tesoro B. Grimaldi.
Fonti e Bibl.: ...
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calata
s. f. [der. di calare]. – 1. L’atto, il fatto di calare (nel senso tr. e intr. del verbo), quindi abbassamento, discesa, ma solo con sign. particolari: la c. delle reti (per la pesca); la c. del sole, il tramonto; la c. dei barbari,...
calendiano
agg. e s. m. In politica, che, chi sostiene Carlo Calenda o ne esprime le idee e le posizioni. ♦ I dettagli del viaggio calendiano nell’Italia populista restano ancora da definire; intanto, però, il progetto è già stato esposto....