CARANDINI FERRARI, Fabio
Tiziano Ascari
Nacque a Castelnuovo di Garfagnana (dove suo padre era governatore) il 30 marzo 1578, secondogenito di Paolo e di Claudia Ferrari, figlia di Camillo, nobile centese. [...] Ebbe il nome di Fabio in memoria di uno zio, morto da poco, che era stato segretario di s. CarloBorromeo. Rimasto orfano di padre nel 1590, passò l'adolescenza nella casa del nonno materno a Cento, dove fece i primi studi. Ottenne la laurea in leggi ...
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CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì [...] della residenza sono motivi ricorrenti nelle disposizioni sinodali, come presente è il richiamo continuo alla figura di s. CarloBorromeo, quale modello da tener presente nella pratica dell'attività sacerdotale. Il sinodo non manca di richiamare l ...
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ANASTASIO, santo
Alessandro Pratesi
Ventiquattresimo (secondo alcuni autori, ma erroneamente, venticinquesimo) vescovo di Brescia, vissuto tra la fine del secolo VI e il principio del VII. Nella lista [...] in Castello, dove furono sepolti anche i suoi predecessori Dominatore e Paolo e il suo successore Domenico. Nel 1581 s. CarloBorromeo, visitatore apostolico nella diocesi di Brescia, ne promosse la traslazione nel duomo estivo (S. Pietro de Doni, la ...
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DIVINI, Cipriano
Angela Montironi
Figlio di Tardozzo, nacque a San Severino Marche (Macerata) nel 1603; proveniva da una famiglia benestante di artigiani originari della vicina Elcito; fu pittore, attivo [...] (Terni) e rappresenta la Madonna e il Bambino con santi (s. Anna a destra; a sinistra s. Pietro Martire e s. CarloBorromeo genuflessi). Nel 1640 fece stampare a Roma, dedicandola al card. G. B. Pallotta, una Pianta prospettica di San Severino che si ...
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BONCOMPAGNI, Cristoforo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna da Boncompagno e da Cecilia Bargellini il 24 nov. 1537. Addottoratosi in leggi nello Studio cittadino, nel dicembre 1570 vi ottenne il lettorato [...] pastorali all'obbligo della residenza, e alla convocazione dei sinodi. Molto ciò si dovette all'influenza che CarloBorromeo esercitò sopra di lui, incoraggiandolo nell'opera di riforma, consigliandolo e anche, col visitarlo in Ravenna, prendendo ...
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CAMPAZZO (Campazzi), Dionigi
Simonetta Coppa
Scarse notizie si posseggono intorno a questo architetto, attivo a Milano e nel Milanese nella seconda metà del Cinquecento: nel 1576-77 è citato nelle registrazioni [...] il rifacimento della chiesa di S. Antonio Abate, per conto dei teatini, chiamati a Milano da CarloBorromeo: la costruzione, erroneamente attribuita dalle antiche guide al Richino, bene rispecchia i caratteri dell'edilizia sacra controriformistica ...
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BOSSI, Carlo
Valerio Castronovo
Nacque a Milano nel 1572 da Marcantonio, decurione della città e questore del magistrato straordinario, e da Angelica Longo.
Entrato nel 1593 nella Congregazione dei [...] egli fece, dono fra l'altro - unitamente a una raccolta molto ricca di testi e di manoscritti - anche di un reliquario di san CarloBorromeo e di alcuni dipinti di valore.
Il B. morì a Milano il 1º nov. 1649.
Fonti eBibl.: Arch. General de Simancas ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] in Padova sono Il martirio di s. Paolo a S. Sofia,Il miracolo di s. Alò a S. Clemente,La processione di s. CarloBorromeo a S. Canziano; a Treviso, nella chiesa di S. Niccolò, è del B. la pala di S. Rocco (firmata). Secondo una iscrizione trovata ...
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ESTE, Scipione d'
Paolo Portone
Figlio di Ercole di Meliaduse (II), vescovo di Comacchio, nacque a Ferrara nel 1498. In gioventù s'applicò allo studio con profitto e, per la stima goduta presso la corte [...] , senza tuttavia farsene acerrimo propugnatore. Nel 1564 figura tra i suffraganei dell'arcidiocesi milanese convocati dal cardinale CarloBorromeo per l'indizione dei primo concilio provinciale.
Lo zelo con il quale prese parte ai lavori, cominciati ...
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BENIAMO (Beniami), Massimiano
Giovanni Pillinini
Nacque a Codogno (Milano) nel 1522. Entrato a Crema nell'Ordine dei francescani conventuali, si addottorò in teologia a Padova. Fu predicatore di buona [...] fama, apprezzato anche da s. CarloBorromeo, al quale pare dovesse la nomina a provinciale di Bologna. Nel 1559 fu nominato inquisitore del S. Uffizio e prestò la sua opera prima ad Adria, poi a Padova. Nel 1561 fu incaricato di tenere ai padri dei ...
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borromeo
borromèo agg. – Relativo alla famiglia milanese dei conti Borromeo (Isole B.) e in partic. a s. Carlo Borromeo (lega b., la lega cristiana stretta a Lugano nel 1586 contro il diffondersi della Riforma in Svizzera).