Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] Hauser all'edizione di Le voyage du Levant dello stesso Canaye de Fresnes, Paris 1897, p. 212. Per la visita di CarloBorromeo cf. Silvio Tramontin, La visita apostolica del 1581, "Studi Veneziani", 9, 1967, pp. 435-525. Cf. poi Jean Baptiste du Val ...
Leggi Tutto
"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] altro, potrebbe avere fatto confluire nel mondo degli interessi culturali scamozziani umori propri dei circoli di san CarloBorromeo, già esplicati negli Acta Ecclesiae Mediolaniensis del 1576 e poi tradotti nel trattato Instructionum Fabricae et ...
Leggi Tutto
La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] nelle solenni processioni lo facevano dietro corresponsione di un'elemosina. Cf. B. Pullan, La politica sociale, I, p. 57. CarloBorromeo cercò di restaurare lo spirito originario di questa pratica di devozione a Milano; ma a Roma, nel 1580, M. de ...
Leggi Tutto
La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] giusta, ammonendo il mondo ingiusto, indica, pur sempre, a questo la via della salvezza. Laddove la Milano dell'arcivescovo CarloBorromeo è vicino esempio d'un fervore episcopale irriguardoso con la politica e i politici, laddove la "villa" a mo ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] le visite pastorali, sia convocando periodicamente concili e sinodi provinciali. La figura del vescovo tridentino trovò in s. CarloBorromeo, arcivescovo di Milano, il suo modello più completo. Nuove regole furono stabilite anche per i parroci. All ...
Leggi Tutto
La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] di visitare i suoi popoli che gli aveva inculcato il suo grande modello, l’arcivescovo di Milano e suo metropolita CarloBorromeo. Così il disegno tridentino del vescovo come ‘pastore di anime’ presente in mezzo al suo gregge conosceva una piccola ...
Leggi Tutto
Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] che è tipicamente tridentino. Frequente infatti nei vescovi, non solo lombardi, è il richiamo all’arcivescovo di Milano, CarloBorromeo, mentre i vescovi veneti prendevano ad esempio Gregorio Barbarigo, seicentesco vescovo di Padova. Ciò dimostra un ...
Leggi Tutto
Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] vita natural durante. Ma decisivo, ai fini della fiducia accordatagli più tardi sia da Pio IV, sia dal cardinale nipote CarloBorromeo, fu l'atteggiamento tenuto da Boncompagni durante la terza e ultima fase del concilio di Trento.
Con la bolla del ...
Leggi Tutto
Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] veneziano dal XVI al XVIII secolo, città del Vaticano 1964, p. 26 n.
85. V. da ultimo Id., I rapporti di s. CarloBorromeo con Venezia, in AA.VV., San CarloBorromeo e il suo tempo, II, Roma 1986, pp. 727-739.
86. Giovanni Soranzo, Rapporti di s ...
Leggi Tutto
Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] istituzione dell’Istituto piacentino di assistenza agli emigrati nelle Americhe e della congregazione dei Missionari di S. CarloBorromeo, più noti come Scalabriniani, in omaggio al fondatore, Giovanni Battista Scalabrini39. La loro azione si sarebbe ...
Leggi Tutto
borromeo
borromèo agg. – Relativo alla famiglia milanese dei conti Borromeo (Isole B.) e in partic. a s. Carlo Borromeo (lega b., la lega cristiana stretta a Lugano nel 1586 contro il diffondersi della Riforma in Svizzera).