Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] combatté nelle acque di C., nell'aprile del 1284, una battaglia navale fra una squadra di 30 galee pisane capitanate dal conte Fazio di Londra del 1718 venne deciso di restituire la Sardegna a Carlo VI d’Asburgo, il quale riuscì però a scambiarla con ...
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Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino [...] restituiti per il trattato di Cateau-Cambrésis al figlio di Carlo, Emanuele Filiberto, il quale nelle guerre d’Italia aveva sul sovrano; fu reggente di Francia nel 1515 e dopo la battaglia di Pavia (1525), che lasciò il re prigioniero degli Spagnoli. ...
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Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] mise in rotta la cavalleria pesante di Francia. L’importanza politica della battaglia di P. fu enorme, poiché pose (sia pure brevemente) la Francia e l’Europa alla mercé di Carlo V.
Concili di P. Il Concilio del 997, convocato da papa Gregorio ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] 190 morti e 1400 feriti.
Trattati e paci di Madrid
Trattato del 1526 Concluso tra Carlo V e Francesco I di Francia (fatto prigioniero nella battaglia di Pavia), sancì la libera comunicazione commerciale tra i sudditi dei due sovrani, la rinuncia ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] quindi Licinio a Cibale in Pannonia (314); una seconda battaglia al Campo Mardiense (tra Filippopoli e Adrianopoli) ebbe esito soffermandosi però di preferenza sul periodo di Pipino e di Carlo Magno o poco oltre, e ricollegando la manipolazione del ...
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Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] Occupata Nicea (1097), i crociati vinsero la battaglia di Dorileo, espugnarono Antiochia di Siria (1098) sbarcò a Tunisi dove la peste lo uccise e decimò l’esercito. Carlo d’Angiò concluse un trattato con il principe musulmano di Tunisi, ottenendo ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] porre riparo. Ai papi si affiancarono ecclesiastici eminenti come s. Carlo Borromeo, s. Alessandro Sauli, i beati Paolo Burali d’ incoraggiando le imprese volte a vincere sui campi di battaglia gli eretici e a sgominarne le coalizioni. La storia ...
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L’insieme delle truppe combattenti a piedi.
Gli eserciti antichi
La f. costituì il nerbo degli antichi eserciti greci, ellenistici e romani, nei quali la cavalleria ebbe sempre funzioni ausiliarie. Le [...] l’intero ciclo dell’azione tattica: marcia verso la battaglia in unica colonna, ma in vicinanza del nemico si divisi in «colonnelli» (reggimenti) di 6 compagnie. Nel 1613 Carlo Emanuele I la riorganizzò in 5 reggimenti. Nel 1690 furono costituiti ...
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Città della Scozia occidentale (632.000 ab. nel 2005; 1.530.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), nell’omonimo distretto amministrativo che comprende l’area urbana. È estesa sul fiume [...] La popolazione aveva partecipato attivamente alla lotta contro il potere episcopale ecclesiastico, combattendo anche nella battaglia di Kilsyth (1645) contro l’esercito di Carlo I re d’Inghilterra. Con l’unione alla corona inglese (1707) cessarono le ...
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Centro della Francia settentrionale nel dipartimento delle Yvelines.
I signori di M. discesero da Guglielmo figlio di Amaury, conte di Hainaut, che acquistò il feudo nel 952 e lo dotò di un castello (996). [...] e Comminges e da Pietro II d’Aragona, riuscì vittorioso nella battaglia di Muret (1213) e occupò Tolosa. Il concilio Lateranense (1215 (1265). Un altro figlio, Guy (m. 1288), accompagnò Carlo d’Angiò nella spedizione in Italia e ottenne in feudo la ...
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destruzzizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi del comportamento ritenuto proprio dello struzzo, che nasconde la testa sotto la sabbia; prendere atto della realtà, assumersi le proprie responsabilità. ◆ Umorale e incontenibile, [Giovanni] Sartori...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...