. Sulla strada provinciale Sora-Frosinone, nel comune di Veroli, là dove fu l'antica Cereatae Marianae, patria di Caio Mario, si eleva la monumentale abbazia di Casamari. La sua origine risale agli albori [...] Casamari, trasformata in commenda, divenne appannaggio di cardinali, fra i quali si ricordano i card. Della Rovere e Barberini. Ma i loro amministratori, quasi sempre persone avide e senza scrupoli, fecero man bassa sui beni abbaziali, e spesso ...
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Pedro, pittore spagnolo, nacque a Parades de Nava (Palencia) alla metà del sec. XV, morì circa il 1506. Dovette avere la sua prima iniziazione nella pittura in uno studio simile a quello di Fernando Gallego, [...] suoi scolari, e oggi divisi tra il Louvre e la galleria Barberini. In seguito dipinse con Melozzo, sempre per la medesima biblioteca Engracia, opere perdute. Nominato pittore e scultore di camera da Carlo V, passò a Madrid e a Granata, ma nemmeno in ...
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Scultore. Nacque a Chaumont nel 1698, morì a Parigi nel 1762. Fu uno dei maggiori artisti francesi del sec. XVIII, circondato di fama. Lavorò dapprima sotto la direzione di suo padre, Giovan Battista, [...] ben presto noto per le sue copie dall'antico, come il Fauno Barberini (Louvre) e la Capretta (Madrid); per i suoi progetti di tombe un bassorilievo in bronzo per la Chapelle (Processione di San Carlo Borromeo); 24 statue per la chiesa di S. Sulpizio a ...
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Famiglia di artisti. Mariano, nato a Firenze il 14 agosto 1839, ivi morto il 20 dicembre 1920, fu valente intagliatore in legno e fondò quella bottega d'intaglio nella quale ebbe a primi scolari i suoi [...] Quadrata costituiscono un vasto quartiere scenografico, e i palazzi di piazza Barberini all'inizio di via Veneto. È opera sua il castello dei la foga del suo spirito decorativo un po' esuberante.
Carlo, secondo figlio di Mariano, nato a Firenze il 7 ...
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Pittore, nacque nel 1576, più probabilmente non a Maastricht ma a Firenze, dove il padre, fiammingo, sin dal 1572 s'era stabilito quale valente orafo del granduca. Morì a Firenze nel luglio del 1644. Fu [...] Uffizî, festosa tela eseguita nel 1624 per commissione del cardinal Carlo e di Lorenzo de' Medici e della quale, fra dagli allievi, indichiamo quella, assai pregevole, della Galleria Barberini in Roma; Sesto Tarquinio e Lucrezia nella Galleria di San ...
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. Pronunzia dialettale dell'arabo letterario barābirah (al singolare bárbarī, cioè "oriundi di Barbar o Berber" nell'alta Nubia), nell'uso italiano d'Egitto barberini, nell'uso francese barbarins; è il [...] nome con cui sogliono essere chiamate nell'Egitto le popolazioni della Nubia setteritrionale, abitanti lungo il Nilo a sud d'Aswān; nome, peraltro, che gl'indigeni raramente adoperano nel parlare di sé ...
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Nato nel 1612, successe a Ranuccio I, subentrando in luogo del fratello primogenito Alessandro deficiente, nel 1622; rimase però sino al 1626 sotto la tutela della madre Margherita Aldobrandini e dello [...] ebbe origine la guerra per il ducato di Castro (1641-44) e la clamorosa vertenza con il papa e i Barberini. Costoro avevano proposto di comperare Castro (v. castro, ducato di): ma E., arrogante, rifiutò, sprezzando anche un imparentamento con essi ...
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Pittore e incisore. Nacque a Bevagna nel 1602, morì a Roma nel 1649. A Roma studiò alla scuola del Domenichino; acquistò ben presto fama, e fu benvoluto dal papa Urbano VIII: vi lavorò nei palazzi Rospigliosi, [...] Barberini e Pamphili, nel battistero del Laterano e, tra le altre, nelle chiese dei Cappuccini, del Pantheon, di S. Carlo ai Catinari, di S. Maria in via Lata, di S. Egidio in Trastevere. A Bevagna si conservano suoi dipinti nella chiesa del beato ...
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Storico genovese del sec. XVII. Pubblicò, nel 1625, i primi due libri dell'Istoria d'Italia, in cui narra la guerra per la successione del Monferrato, mostrandosi fervido partigiano degli Spagnoli e acre, [...] invece, contro Carlo Emanuele I. Presto però il C. cambiò opinione. Partecipò alla congiura di Giulio Cesare Vachero e si offrì , nei quali si parlava male del papa, del card. Barberini e di mons. Mazzarino. Un decreto della Repubblica genovese vietò ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] tradizionali: il gruppo dei cardinali spagnoli faceva capo ai due medicei, Carlo, decano del S. Collegio, e Giancarlo; il gruppo "francese" era guidato da R. d'Este e da A. Barberini. A parte erano il gruppo dei cardinali anziani, creati da Urbano ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
grida
s. f. [der. di gridare] (pl. le gride, errato le grida). – 1. In origine, bando, editto, ordine o avviso dell’autorità che si faceva gridare pubblicamente dai banditori: sentite la g. che manda Carlo (Andrea da Barberino). La parola...