Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] il paradosso per cui nelle metropoli sono amati appassionatamente i predicatori dell'individualismo che nutrono .
Davis, D., Artculture: essays on the post-modern, New York 1977.
De Carlo, G., Corpo, memoria e fiasco, in ‟Spazio e società", 1978, n. ...
Leggi Tutto
Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] Fiandre (vengono alla mente i ritratti di Memling, così amati a Firenze, ma anche, per l’effige di Agnolo Doni le altre due pareti, dedicate a temi dichiaratamente politici (l’Incoronazione di Carlo Magno e il Giuramento di Leone III; cat. 78 c e ...
Leggi Tutto
Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] da tempo dei loro servizi - "Vostra Excellenza gli ha sempre amati, ché in vero l'hebbero sempre per padrona" (Archivio morte, eseguita tra il 5 e il 6 marzo, del cardinale Carlo Carafa, del fratello Giovanni, conte di Montorio e dei loro complici). ...
Leggi Tutto
Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] al sindacato perché contrasti lo scivolamento degli «amati dipendenti» nel vicolo cieco delle «idee inconcludenti le ACLI vicentine si lacerano, inizia l’attività pastorale di don Carlo Gastaldello (1941-2004) e si apre il lungo vescovato di Arnoldo ...
Leggi Tutto
COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] L. Priuli, 1566); Legazioni di Averardo Serristori, ambasciatore di C. I a Carlo V ed in corte di Roma, a cura di G. Canestrini, Firenze , 634-38; II, pp. 89-91, 218-22, 566-76 e passim;A.Amati, C. I e i frati di S. Marco, in Arch. stor. ital., LXXXI ...
Leggi Tutto
Subculture politiche territoriali e capitale sociale
Marco Almagisti
Strumenti concettuali
La cultura politica
Il tema della cultura politica riconduce alle origini stesse del pensiero politico occidentale, [...] vere forme complesse di legittimazione dell’autorità politica». Carlo Trigilia (1981) evidenzia il radicamento territoriale, proponendo . I partiti sono considerati attori non troppo amati né apprezzati, cui vengono attribuiti ruoli ben precisi ...
Leggi Tutto
Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] ’inizio del Novecento, a Milano, il cardinal Andrea Carlo Ferrari, dà vita all’esperienza dei «cappellani del dimentica i poveri non è più la Chiesa di Cristo, perché i poveri sono amati, sono i preferiti di Dio»46.
Dal 30 ottobre al 4 novembre 1976 ...
Leggi Tutto
La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] molti e mostravano i loro frontespizi nei luoghi da tutti più amati e frequentati. Ma non per questo si può concludere che , Venezia 1903, pp. 57-67 (pp. 7-138).
31. Carl Bühler, Scribi e manoscritti nel Quattrocento europeo, in Libri, scrittura e ...
Leggi Tutto
La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] nominato consigliere del re: due personaggi poco amati dagli ambienti più liberali, giudicati quasi simboli di 1868 a Londra rimase Taparelli d’Azeglio, che venne sostituito con Carlo Cadorna. A Pietroburgo fu inviato Caracciolo Di Bella dal 1867 al ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] ancora
voi: di pregare ancora
perché la Tigre,
la Tigre Assenza,
o amati,
non divori la bocca
e la preghiera […]»14.
Ma anche quando vita d’un uomo» – se ne riveda l’analisi di Carlo Ossola64 – rivelazione del rapporto tra vita e linguaggio, meglio, ...
Leggi Tutto
cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, davanti alla colonna vertebrale, dietro...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...