ĀǴ Soprannome arabo, significante "il cardatore", con cui è noto al-Husain ibn Manṣūr, famoso teologo e mistico musulmano, nato intorno al 244 èg., 858 d. C., presso al-Baiḍā' nella provincia di Fāris (Persia di sud-ovest), vissuto per lo più nella Mesopotamia e giustiziato a Baghdād nel 309 èg., 26 marzo 922, dopo otto anni di prigione ed un processo durato sette mesi, quale colpevole di gravissima ...
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Vocabolo designante un soldato indigeno dell'Eritrea (cristiano o musulmano) o della Somalia o anche dell'Arabia meridionale, arruolato volontariamente nel regio corpo di truppe coloniali d'Eritrea. Nell'uso comune, essendosi preso áscari come un plurale, si è derivato un sing. ascaro; ma nell'uso ufficiale ascari continua ad essere anche singolare (cfr. il regolamento di disciplina per i militari ...
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(Kamāl ad-Dīn Muhammad ibn Mūsà ibn ‛Isà).- Scrittore arabo musulmano, teologo, giurista, mistico e letterato, nato al Cairo intorno al 750 èg. (1349 d. C.), morto nell'808 èg. (1405-06 d. C.) La sua opera più famosa è il Hayāt al-Ḥayawān, "la vita degli animali", grande dizionario alfabetico degli animali, il quale, tuttavia, è assai più opera di svariatissima erudizione e di filologia, che non di ...
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GOLIUS (latinizzamento di Gool), Jacobus
CarloAlfonsoNallino
Orientalista, nato a L'Aia nel 1596, morto a Leida il 28 settembre 1667. Versato anche in teologia, filosofia, medicina, matematica e filologia [...] classica, ma soprattutto cultore d'arabo e di persiano, nel 1622 fu addetto ad un'ambasceria inviata dall'Olanda al Marocco e colà, nella città di Safī, rimase due anni; tornato in patria, fu nominato ...
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Copricapo nazionale dei paesi arabi del Mediterraneo e, fino al settembre 1925, della Turchia. Il nome viene dal turco fes, che sembra derivato verso la metà del sec. XVIII dal nome della città di Fez (in arabo Fās), e non è usato in arabo: in Palestina ed Egitto lo si chiama tarbūsh (voce d'origine persiana), in Siria e in Tripolitania tāqiyyah (taghía), in Tunisia, Algeria e Marocco shāshiyyah (in ...
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Forma, dall'autore stesso italianizzata, dell'arabo Ibrāhīm ibn Ibrāhīm ibn Dāwūd al-Ḥāqilī. Dotto maronita nato in anno ignoto a Ḥăqil, piccolo villaggio libanese nel distretto di Giubeil (antica Byblos), e morto a Roma il 15 luglio 1664. Fece i suoi studî nel collegio dei maroniti a Roma; si addottorò in teologia e filosofia; fu professore a Roma stessa di araho e siriaco; dimorò alcuni anni (circa ...
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Presunto vocabolo arabo che, a partire per lo meno da Agostino Nifo (già in uno scritto del 1492) e fino a tutto il sec. XVII, figura in libri filosofici e medici europei come equivalente di "datore delle [...] altri prima di lui, dalla storpiatura d'un vocabolo astrologico arabo dimso in occidente, ma di altro significato.
Bibl.: C. A. Nallino, in Giorn. crit. d. fil. it., VI (1925), pp. 84-91 (ove si aggiunga che il vocabolo si trova anche incidentalmente ...
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M Arabizzamento del greco ῥωμαῖοι, siriaco rhümāyē, nel suo senso bizantino di suddito dell'Impero romano d'oriente. La voce ricorre già nel Corano (XXX, 1) e fa rūmī al singolare; è usata dagli scrittori arabi medievali nel senso predetto, quale risultava dopo la conquista musulmana dell'Egitto e dell'Africa settentrionale, e talora anche per indicare le popolazioni latine d'Europa e d'Africa. Nell'età ...
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Ī Filologo, storico, matematico, astronomo e giurista musulmano, che scrisse sempre in arabo, nato a Dīnawar (ora rovine a circa 45 o 50 km. a nord-est di Kirmānshāh nella Persia occidentale) in anno ignoto, e morto, secondo l'opinione più probabile, nel 282 èg., 895 d. C. Delle sue opere è giunta a noi la storia universale da Adamo alla morte del califfo ‛abbāside al-MuctaŞim nel 227 èg. (principio ...
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H È nome proprio di persona già usato nell'Arabia preislamica lsi chiamava cosi anche il padre di Maometto) e poi straordinariamente diffuso presso tutti i popoli musulmani, mentre meno frequente è tra i cristiani di lingua araba. Nei moderni dialetti arabi è pronunciato per lo più ‛Abdálla; i Persiani, i Turchi e gl'Indiani sogliono pronunciarlo ‛Abdullā́h. In qualche paese arabo s'incontra talvolta ...
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