R Moneta d'oro fondamentale nel sistema numismatico musulmano durante il Medioevo, così come il dirham (v.) lo era per l'argento. Il nome e la moneta, attraverso i popoli aramaici, erano già venuti agli Arabi prima dell'islamismo da Bisanzio: si tratta del denarius aureus romano, δηνάριον χρυσοῦν bizantino. Nei primi tempi della conquista della Palestina, della Siria e dell'Egitto gli Arabi usarono ...
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Vocabolo designante coloro che ammettono nel Corano un senso "interno" (bāṭin), cioè recondito o esoterico, da ricavarsi mediante il ta'wīl o interpretazione allegorica. Ma in modo più particolare designa gli appartenenti a una setta sciita estrema, che in realtà si dovrebbe considerare ormai fuori dell'islamismo, la quale da un lato ritiene chiusa la serie degli imām con il settimo (che per i Batiniti ...
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Espressione araba divenuta tecnica nel diritto musulmano, la quale significa "sede della guerra" e designa il complesso dei territorî soggetti a dominio non islamico e non abitati da musulmani; il resto [...] ", che ha curiosi riflessi sul diritto successorio e su alcune moderne scappatoie giuridiche in materia di contratti altrimenti illeciti, C.A. Nallino, Delle assicurazioni in diritto musulmano ḥanafita, in Oriente moderno, VII (1927), pp. 446-471. ...
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Forse il più eminente scienziato del Medioevo musulmano, nato nell'ultimo mese del 362 èg. (settembre 973) nei sobborghi (bīrūn) di Khuwārizm (pron. Khārizm, cioè Khīwà a sud del lago d'Aral) e morto il 2 ragiab 440 (11 dicembre 1048), a Ghaznah (ora Ghaznī nell'Afghānistān orientale), ove era stato benevolmente accolto dal famoso sultano ghaznawide Maḥmūd, conquistatore di vasti territorî nell'India ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché gli spettava il titolo di sayyid), sin dalla prima giovinezza si volse allo studio della teologia, e fino ai 40 anni fu zelante seguace della scuola degli Ahl al-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il ...
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. Parola araba significante "sicurezza, protezione" della vita e degli averi accordata a qualcuno che altrimenti sarebbe fuori legge, "salvacondotto". È vocabolo entrato nell'uso corrente della letteratura coloniale francese dopo l'inizio della conquista dell'Algeria (1830): la tribù tale ha chiesto od ottenuto dal vincitore l'amān; il tale ha avuto l'amān per recarsi dal nemico, ecc. Il concetto di ...
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Misura di capacità dell'Egitto e del Sūdān anglo-egiziano, adoperata esclusivamente per gli aridi, giacché i liquidi si misurano e si vendono a peso. Equivale ora a 198 litri; corrisponde nel nome alla artaba (v.) dei Greco-Egiziani dell'età tolemaica e bizantina. Nel periodo musulmano, fino ad oltre la metà del secolo scorso, la misura dell'ardabb variò di provincia in provincia; in qualche luogo ...
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O, come suona il nome completo, ‛Abd Allāh ibn ‛Abd Allāh al-Mayōrqī ("il maiorchino"), è l'autore d'un noto libro arabo contro il cristianesimo, intitolato Tuḥfat al-arīb fī 'r-radd ‛alà ahl aṣ-ṣalīb "Dono a chi è intelligente, in confutazione della gente della Croce". Nella prefazione dichiara di aver studiato teologia a Lérida (in Ispagna) ed a Bologna, qui sotto la guida del vescovo Nicolò Martello, ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di lingua araba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere divenuto una specialità delle persone benestanti o ricche dell'Algeria e del Marocco, restando in Tunisia e Tripolitania come abito di funzionarî indigeni dell'interno. Abitualmente di color bianco ...
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. Storpiatura medievale europea di al-Farghānī (Aḥmad ibn Muḥammad ibn Kathīr), nome d'un astronomo arabo del sec. IX. Oriundo della provincia detta Farghānah (Fergana, nell'attuale Turkestān russo), fiorì a Baghdād sotto il califfo al-Ma'mūn (813-833) e i suoi primi successori; nel 247 dell'ègira (861 d. C.) fu incaricato di restaurare il nilometro dirimpetto al Cairo Vecchio, e quivi morì. La sua ...
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