Veste caratteristica dell'Africa settentrionale a occidente dell'Egitto, che si porta sopra tutte le altre vesti ed è comune (salvo lievissime varietà) a uomini e donne, a musulmani e a ebrei locali. È null'altro che una lunga pezza di stoffa rettangolare, bianca, senza cuciture, in Tripolitania della lunghezza da 4,60 a 5 metri e della larghezza da 1,40 a 1,50, con la quale il corpo resta avviluppato ...
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N Vocabolo arabo d'origine persiana, italianizzato in divano (fr. e ingl. divan, sp. diván, ted. Diwan), il quale è andato assumendo significati svariatissimi, che qui riassumiamo.
1. La parola araba, poi diffusa in altre lingue di popoli musulmani, deriva sicuramente da un vocabolo del pahlawi o mediopersiano, all'incirca dēwān, che si collega con parole persiane significanti "scrivere, scrivano", ...
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. In astronomia si dice azimut d'un astro, l'angolo 1ra il semimeridiano del luogo d'osservazione dalla banda del punto sud e il semicircolo verticale passante per l'astro; e si conta da 0° a 360° nel [...] per designare i circoli verticali la cui proiezione era segnata sulle lamine mobili dell'astrolabio. Per tutto ciò si veda C. A. Nallino, Etimologia araba e significato di asub e di azimut, in Rivista degli studî orientali, VIII (1919), pp. 389-395. ...
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. L'Abulfeda di molti scrittori europei, nome con cui è famoso ‛Imād ad-Dīn Ismā‛īl ibn ‛Alī ibn Maḥmūd al-Ayyūbī, storico e geografo arabo appartenente ad un ramo della celebre dinastia degli Ayyūbiti (v.) d'Egitto e di Siria. Nacque a Damasco nel 672 dell'ègira (1273 d. C.). Con lo zio paterno, ch'era signore (ṣāḥib) della città di Ḥamāh in Siria, combatté contro i Crociati; alla morte dello zio ...
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In Spagna e nel Perù è il capo del municipio (ay'untamiento) e insieme il rappresentante del governo nei villaggi. Il nome viene dall'arabo al-qāḍī (ove al- è l'articolo), cioè giudice, e in antichi testi [...] istituzione fu copiata nel regno di León e di Castiglia, ove l'alcalde, che appare già nel 1020 nel "fuero" accordato da Alfonso V a León, oltre alla funzione di giudice aveva quella di capo del consiglio del popolo; poi, con lievi varietà, la carica ...
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Càrmati furono dei settarî eretici musulmani, seguaci delle dottrine bāṭinite (v.), che parteciparono all'insurrezione suscitata da Ḥamdān ibn al-Ash‛ath (detto Qarmaṭ) nella Bassa Mesopotamia e poi continuata anche in Arabia, finché fu soffocata definitivamente nel 1077-1078. Ḥamdān, contadino della regione di al-Kūfah a occidente dell'Eufrate, ebbe il soprannome di Qarmaṭ, del quale è incerto il ...
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Famoso medico arabo musulmano di Spagna, nato a Siviglia fra il 484 ed il 487 èg. (1091-1094 d. C.), vissuto ora in Spagna ed ora nel Marocco e colmato di onori dalla dinastia degli Almohadi (v.); morì a Siviglia nel 557 èg., 1162 d. C. Scrisse parecchie opere mediche, fra le quali le più notevoli sono l'at-Taisīr fī 'l-mudāwāh wa 't-tadbīr "La facilitazione nella cura (delle malattie) e nel regime", ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua araba. Dal punto di vista grammaticale (sia etimologico sia sintattico) e da quello religioso, è considerato come una contrazione di al-Ilāh "il Dio" (per eccellenza); contrazione già esistente nell'Arabia ...
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Uno dei più insigni giuristi musulmani della scuola ḥanafita, alla cui formazione e diffusione egli contribuì potentemente. Di vera stirpe araba, nacque nel 113 dell'ègira (731-732 d. C.) ad al-Kūfah (nella parte settentrionale della Babilonide, presso la destra dell'Eufrate), e si diede con ardore allo studio delle tradizioni canoniche o ḥadīth (v.) sotto la guida di tradizionisti valenti; poi, contemporaneamente, ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in varie città spagnuole e poi a Fez, ove morì avvelenato nel ramaḍān 533, maggio 1139. Il suo nome completo è Abū Bakr Muḥammad ibn Yaḥyà ibn aṣ- Şā'igh, col soprannome Ibn Bāggiah o Ibn Bāgiah (probabilmente ...
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