TESSITORI, Luigi Pio (Luigi Pio Francesco Lucio)
Carmela Mastrangelo
Nacque a Udine il 13 dicembre 1887, primogenito di Guido, originario di Moggio impiegato presso il brefotrofio provinciale, e di [...] vacante dopo la morte di Camillo Tagliabue nel 1905. Per questo progetto chiese l’appoggio di Ignazio Guidi e CarloAlfonsoNallino, grazie all’interessamento del quale aveva pure ottenuto la borsa di studio presso il R. Istituto di Firenze. Nell ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
CarloAlfonsoNALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] l'unione fisica, morale e legale dell'uomo (marito) e della donna (moghe) in completa comunità di vita al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Sommario. - Il matrimonio presso i primitivi ...
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IBĀḌITI (in arabo Ibāḍiyyah, dialettalmente nell'Africa settentrionale Abāḍiyyah)
CarloAlfonsoNallino
Appartenenti ad una setta musulmana eretica, la quale è un ramo moderato, ed unico sopravvissuto [...] arabizzate.
In dogmatica gl'Ibāḍiti accolsero la maggior parte delle dottrine dei Mu‛taziliti (su ciò v. C. A. Nallino, in Riv. studi orientali, VII, 1916, pp. 455-460), respingendone soltanto due, ossia il completo libero arbitrio dell'uomo ...
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SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
CarloAlfonsoNallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] La prima menzione ne ricorre nel Corano, in passi che appartengono al secondo periodo (il medinese) della predicazione di Maometto: in due (II, 59 e V, 73) è detto che nella vita futura non avranno a temere ...
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IBN TAIMIYYAH, Taqī ad-Dīn Abū 'l-‛Abbās Aḥmad ibn ‛Abd al-Ḥalīm
CarloAlfonsoNallino
Il più illustre teologo della scuola musulmana ḥanbalita dopo il caposcuola Aḥmad ibn Ḥanbal (v., II, p. 19) e [...] cultore anche di diritto, nato nel 661 èg., 1263 d. C., a Ḥarrān, morto a Damasco nel 728 èg., 1328 d. C.
Scrittore inesauribile e polemista violentissimo, compose circa 500 fra libri e opuscoli, nei quali ...
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IBN al-HAITHAM, Abū ‛Alī al-Ḥasan ibn al-Ḥasan
CarloAlfonsoNallino
Valentissimo fisico e inoltre matematico, medico e scrittore d'astronomia arabo musulmano, nato ad al-Basrah (Bassora) intorno al [...] 354 èg., 965 d. C.; esplicò la maggior parte della sua attività in Egitto e morì al Cairo alla fine del 430 èg., 1039 d. C. Chiamato Alhazen dagli scrittori italiani del Medioevo e del Rinascimento, o ...
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SHEIKH (o Shaikh; talora italianizzato in sceicco; fr. cheïkh)
CarloAlfonsoNallino
Vocabolo arabo che, oltre al primitivo significato di "vecchio", ha assunto nell'età musulmana altri sensi legati [...] all'idea di rispetto; quindi capo (di tribù o sottotribù, di villaggio, di confraternita religiosa, di corporazione di mestiere), maestro di scuola (in Algeria e nel Marocco), professore o persona eminente ...
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IBN YŪNUS, Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn ‛Abd ar-Raḥmān ibn Aḥmad
CarloAlfonsoNallino
Uno dei maggiori astronomi musulmani, nato al Cairo in anno ignoto e ivi morto nel shawwāl 399 èg., giugno 1009. Per un [...] lungo periodo d'anni osservò con grande accuratezza e con buoni strumenti astronomici congiunzioni di sole e di luna, eclissi solari e lunari, posizioni di pianeti e di stelle, obliquità dell'eclittica, ...
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GIOVANNI di Siviglia (Giovanni Ispano, Giovanni Ispalense, Giovanni de Luna)
CarloAlfonsoNallino
Famoso traduttore di opere filosofiche, astronomiche e astrologiche dall'arabo in latino nella prima [...] metà del sec. XII a Toledo. D'origine ebrea, è detto talora, dal nome del padre, Giovanni Ibn Dāwūd (figlio di Davide), onde le corruzioni latine Avendeath, Avendehut, ecc. Parecchie delle sue traduzioni ...
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SUNNITI (fr. Sonnites o Sunnites; ted. Sunniten; ingl. Sunnites o Sunnis o Sunnees)
CarloAlfonsoNALLINO
In arabo sunniyyūn (al sing. sunnī) o ahl as-sunnah; sono gli ortodossi dell'islamismo, che ne [...] costituiscono l'enorme maggioranza (il 91%) e che fin dalla metà del sec. I eg. assunsero quel nome, in opposizione ai dissidenti (sciiti e khārigiti), per affemare che essi soltanto erano i veri seguaci ...
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