In Egitto, cantatrice distinta, che viene invitata a cantare nelle case signorili in occasione di matrimonî e d'altre feste famigliari. Il vocabolo è stato importato e diffuso in Europa dai Francesi della spedizione di Napoleone Bonaparte in Egitto (1798-1801): erroneamente fu esteso nel secolo scorso da alcuni viaggiatori anche alle danzatrici, o, peggio ancora, applicato alle danzatrici dell'Algeria. ...
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Nome con il quale sono noti parecchi scrittori musulmani di lingua araba o anche persiana; fra essi: 1. il poeta persiano Fakhr ad-dīn Asīad (v.), del sec. XI; 2. 'Abd al-Qāhir ibn abd ar-Raḥmān, filologo morto nel 471 èg. (1078-1079 d. C.), autore di grandi e piccole opere grammaticali arabe e di due trattati di retorica notevoli per l'indipendenza di metodo; 3. ‛alī ibn Muḥammad, soprannominato as-Sayyid ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 giugno 889). Ebbe numerosissimi discepoli, e compose in arabo parecchi libri, di cui il più famoso è la collezione di tradizioni o ḥadīth (v.) intitolata as-Sunan (Le consuetudini del Profeta), e considerata ...
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Poeta e letterato musulmano in lingua araba, soprannominato Badī‛ az-Zamān (il Meraviglioso dell'epoca), nato a Hamadhān in Persia e in Persia vissuto e morto (398 èg., 1008 d. C.).
Diede la forma definitiva al genere letterario delle maqāmāt o novelle in prosa rimata con particolari caratteristiche (v. arabi: Letteratura, III, p. 860). Ci sono rimaste anche molte sue lettere in prosa ricercata e poesie ...
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Astronomo arabo marocchino fiorito a mezzo il sec. VII dell'ègira, XIII d. C. Particolarmente si occupò delle norme per la costruzione degli strumenti astronomici; e il suo principale grande trattato su questa materia, tuttora inedito in arabo, s'intitola Giāmi‛ al-mabādi' wa 'l-ghāyāt (Raccolta dei principî e dei risultati). Una parte di quest'opera fu tradotta da J. J. Sédillot e pubblicata postuma ...
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Astrologo musulmano vivo a Baghdād alla metà del sec. IX, e autore di parecchi trattatelli astrologici in arabo. Uno di essi, sulle natività, fu tradotto in latino nel 1218 (altre varianti meno buone si trovano nei varî manoscritti) da un ebreo Salione (sembra italiano), aiutato in Spagna da un altro ebreo; questa versione fu stampata a Venezia nel 1492 e 1501 e a Norimberga 1540. Un altro opuscolo ...
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Di religione samaritana, scrisse in arabo, nell'anno del mondo 5803, dell'ègira 756 (1355 d. C.), una cronaca dalla creazione alla venuta di Maometto, molto interessante per la storia dei Samaritani. In qualche manoscritto si trovano notizie sino al 322 èg. (934 d. C.); ma esse non provengono dall'autore. Fu pubblicata in arabo, con lunga introduzione, da Ed Vilmar col titolo: Abulfathi Annales Samaritani, ...
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Vocabolo turco che significa bey (v. beg) dei bey. Era il titolo che nell'impero ottomano si dava ai feudatarî governatori della Rumelia o della Siria o dell'Anatolia prima delle riforme amministrative introdotte nella prima metà del sec. XIX; rimase poi Rūm-īlī beylerbeyī, semplice onorificenza civile conferibile a non funzionarî, che dava diritto al titolo di pascià; infine scomparve con l'avvento ...
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GH Vocabolo turco che significa monte, montagna, catena montuosa, ed entra, posposto ad altri vocaboli, nella formazione di molti nomi proprî di montagne: Ālā dāgh "la montagna variegata", Āq dāgh "la montagna bianca", Aghrī dāgh (nome del gruppo dell'Ararat), ecc. Nel nuovo alfabeto latino-turco del novembre 1928 il vocabolo è scritto dağ; esso suona tāgh (\turco\) nel turco orientale. Composto turco-persiano ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Geografia matematica e cartografia
Edward S. Kennedy
Geografia matematica e cartografia
Lo storico delle scienze esatte dell'Islam [...] difficile, e forse insolubile, della conversione fra unità medievali e moderne. La questione è stata studiata in maniera esaustiva da CarloAlfonsoNallino (1892-93) che ha stabilito che 56 più 2/3 di miglia arabe equivalgono a 111,8 km per grado ...
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