IDRAULICA
M. Barceló
L'Antichità costituì il periodo aureo dell'evoluzione tecnica dell'i., in particolare per quanto concerne la distribuzione di acqua potabile alle popolazioni del bacino del Mediterraneo [...] in pietra realizzato per il palazzo dell'imperatore Carlo Magno (768-814) a Ingelheim (Renania-Palatinato con due vasche: quella superiore, che serviva per i giochi d'acqua, accoglie la bocca di afflusso e quella di deflusso della fistola montante ...
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Pietro Giovanni Guzzo
Pompei
Mai nessuna catastrofe
ha procurato ai posteri
tanta gioia come
quella che seppellì
queste città vesuviane
(Johann Wolfgang Goethe)
Archeologia vesuviana tra scoperte e conservazione
di [...] podio, con ara a fianco delle gradinate, un tempietto per acqua lustrale all'angolo sud-est e sala di riunione degli isiaci identificò il teatro, spogliandolo delle sculture. In seguito Carlo di Borbone patrocinò scavi regolari, che furono effettuati ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] generalità e il nome dei padrini, i marchesi di Dolceacqua Carlo e Lucrezia Doria; molti biografi, a partire dal Visconti, il F. scoprì la sorgente da lungo tempo sconosciuta dell'acqua di Mercurio, in prossimità di S. Giorgio in Velabro.
Frattanto ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] prescrive che all'interno del monastero si trovino sempre riserve d'acqua e un hortus (I, 3). Nel celebre piano dell' non solo di quella sveva di Federico II, ma anche di quella di Carlo I d'Angiò a Napoli. Per un fenomeno in parte collegabile alla ' ...
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AQUILEIA
G. Lorenzoni
Città del Friuli-Venezia Giulia, in prov. di Udine, situata nella pianura a N della laguna di Grado, un tempo in comunicazione diretta con la laguna stessa tramite il Natisone, [...] della città, confluiva il Torre, creando un corso d'acqua piuttosto ampio, ridotto oggi a modestissime dimensioni, il Natissa anno della sua nomina a patriarca (811), Massenzio ricevette da Carlo Magno parte dei beni confiscati molti anni prima (776) ...
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TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] acquedotto che da molto tempo giaceva inutilizzato, riportò l'acqua nella città, che venne poi circondata con altre, ma secondo la fonte T. l'aveva fatta passare per sua e Carlo Magno l'aveva poi trafugata e portata ad Aquisgrana. Sempre Agnello ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] , soprattutto tintorie e mulini, a causa dell'abbondanza di acqua. Dopo aver utilizzato per ca. sei anni l'esistente ). Nella seconda metà del secolo, il transito della corte di Carlo IV, che costruì la cappella imperiale, ora distrutta, di Casola ...
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Vicino Oriente antico. Agricoltura e irrigazione
Mario Liverani
Agricoltura e irrigazione
Sullo scorcio del IV millennio, quando inizia la documentazione scritta con i primi testi nella Bassa Mesopotamia [...] può utilizzarne di più poveri e distanti dai punti d'acqua, mentre quelli che già nell'Età del Bronzo erano utilizzati (Conn.), Four Quartets Pub. Co., 1986.
Zaccagnini 1975: Zaccagnini, Carlo, The yield of the fields at Nuzi, "Oriens Antiquus", 14, ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] varie operazioni metallurgiche, e la vicinanza di fonti d'acqua, come fiumi o fossati.Le z. imperiali romane monete dopo la metà del sec. 9°; con la riforma monetaria del 1278, Carlo I d'Angiò vi aprì una nuova z., che installò nelle cucine del castel ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] Griffolino Valeriano narra del passaggio a G. dell'imperatore Carlo Magno, che vi avrebbe lasciato le reliquie di realizzazione di un acquedotto, il Bottaccione, che doveva condurre acqua fino all'interno del palazzo dei Consoli.L'impianto della ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, in posizione inferiore; può dipendere...
condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...