GALEOTA, Mario
Alessandro Pastore
Nacque nel Regno di Napoli tra gli ultimi anni del '400 e i primi del '500 da Giovanni Berardino e da Andreana Lazza. La famiglia, che già godeva del feudo di Casaterra, [...] G. si legano al clima di paura e di sospetti insorto già a partire dal 1536 con le disposizioni emanate da CarloV contro l'eresia e con gli arresti disposti a Napoli dalle autorità ecclesiastiche. Da successivi documenti processuali emerge anche il ...
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CRIVELLI, Alessandro
Agostino Borromeo
Figlio di Antonio, conte di Dorno e Lomello, e di Costanza Landriani, nacque intorno al 1511: tale data, che non coincide con quella generalmente accolta dai suoi [...] , sembra però certo che alla testa delle sue truppe, egli diede buona prova di sé, come attesta un diploma di CarloV del 20 marzo 1541, nel quale "... considerantes fidelia ipsius servicia nobis et pacis et belli temporum praestita" l'imperatore gli ...
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BACHOD (Bachaud, Bachodi, Bacodi, Baccodio), Francesco
Fausto Fonzi
Figlio di Luigi, appartenente alla piccola nobiltà savoiarda, nacque a Varey eri Bugey nel 1501. Dottore in utroque iure, fu ordinato [...] de numero partecipantium familiari, continuo commensali nostro, perpetuo commendatario...". L'8 ag. 1542 fu creato conte palatino da CarloV. Nel dicembre dell'anno 1555, quando il datarlo Osio venne imprigionato da Paolo IV in Castel S. Angelo per ...
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FATINELLI, Pietro
Cecilia Asso
Nacque a Lucca il 6 genn. 1512 da Nicolò e Caterina Guidiccioni. La famiglia patema aveva, allora, già perduto la preminenza nella vita politica cittadina che l'aveva [...] imperiale mons. M. de Granvelle e poi, eventualmente, consegnato ai Lucchesi. Finalmente, dopo otto mesi dalla lettera con cui CarloV comunicava alla Repubblica l'arresto del F., giunse a Lucca, l'11 giugno 1543, l'ultimo messaggio imperiale, che ne ...
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CONTARINI, Carlo
Angelo Baiocchi
Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1474, primo figlio di Panfilo di Francesco detto "il grande", del ramo di S. Felice della famiglia, e di una figlia di Domenico [...] alla massima cordialità; ciò non toglie che il comportamento della Repubblica, non disposta a far traboccare la potenza di CarloV, desse origine a qualche rimostranza da parte degli alleati, rimostranze che il C. si trovò a dover comunicare alla ...
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IPPOLITO da Pergine
Rotraud Becker
Nacque il 30 sett. 1643 dalla famiglia Ippoliti (Hippoliti), residente dal 1527 a Pergine in Valsugana, nel vescovato-principato di Trento, e ascritta alla nobiltà [...] , accompagnò a Innsbruck due giovani patrizi di Trento che furono impiegati come paggi alla corte del reggente del Tirolo CarloV di Lorena. Grazie al suo zelo e alla buona influenza esercitata sui giovani, I. fece una profonda impressione su ...
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GUIDICCIONI, Alessandro
Simona Feci
Figlio di Aldobrando di Aldobrandino, nacque a Lucca nel 1489; aveva un fratello, Girolamo, nato nel 1479.
La famiglia - tra le più prestigiose della Repubblica - [...] della famiglia: innanzitutto quelli del cugino Giovanni - nunzio presso CarloV nel 1535-37 -, di cui era spesso portavoce presso conclusione della pace di Crépy, stipulata tra Francesco I e CarloV nel settembre del 1544 senza che Paolo III vi avesse ...
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ALARDET, Claudio Ludovico
Elena Fasano Guarini
Nacque probabilmente a Chambéry, da famiglia borghese, della quale almeno quattro membri ricoprirono uffici alla corte dei duchi Carlo III e Emanuele Filiberto [...] III chiamò l'A. presso di sé a Worms, dove si era recato a chiedere l'aiuto di CarloV e della dieta per riconquistare i propri stati. L'A. restò in Germania, non si sa esattamente con quali funzioni, fino al 1545, anno in cui assistette ancora alle ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] e poco dopo, avendo rifiutato di ritrattare davanti al parlamento imperiale (Dieta) di Worms, fu messo al bando dall’impero di CarloV. La scomunica e il bando furono il primo passo, decisivo, verso la rottura dell’unità della Chiesa d’Occidente, ma ...
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concili ecumenici
Antonio Menniti Ippolito
Le assemblee universali della Chiesa
Nella Chiesa antica era l'intera comunità dei fedeli che si riuniva per eleggere i propri pastori e per deliberare su [...] Un nuovo concilio avrebbe poi potuto porre ancora in discussione l'autorità del papa e neppure c'era interesse a rafforzare CarloV, che, per quanto alleato, il papato considerava un concorrente. Solo nel 1545 papa Paolo III si risolse a convocare il ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...