Scrittore spagnolo (Gómara, Soria, 1512 - Siviglia 1572 circa), cappellano di Hernán Cortés, di cui narrò le imprese nella Relación de las conquistas de Hernán Cortés (pubbl. 1826). L'opera di maggior [...] rilievo è la Historia general de las Indias y conquista de México (1552), notevole per la critica delle fonti, e per una relativa obiettività. Scrisse anche Crónica de los Barbarrojas (1545) e lasciò appunti per una storia su CarloV. ...
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Soldato francese (n. 1342 - m. Rochefort 1417). Durante la guerra dei Cent'anni, combatté con il re CarloV, fu poi uno dei capi dell'esercito mandato da Carlo VI in aiuto del duca di Fiandra e contribuì [...] alla vittoria di Rosebecque (1382). Nominato (1397) maresciallo di Francia, sconfisse (1404) gli Inglesi in Bretagna. Nel 1417 si ritirò dal servizio, rinunciando al titolo di maresciallo a favore del ...
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Storico tedesco di famiglia oriunda senese (Meppen, Vestfalia, 1868 - Gottinga 1946), prof. all'univ. di Marburgo (dal 1897), poi di Gottinga (dal 1902); il migliore discepolo di P. Scheffer-Boichorst, [...] quale apprese la severità del metodo e la chiarezza espositiva. Cominciò come studioso del Medioevo, studiando la vita intellettuale nell'abbazia di Reichenau, poi si dedicò alle ricerche sul Rinascimento. Fondamentale il suo libro su CarloV (1937). ...
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Umanista (n. Vizzini 1460 circa - m. dopo il 1533 in Spagna). Dal 1486 al 1498 insegnò nello studio di Salamanca, dal 1499 cappellano di corte e storiografo ufficiale di Ferdinando il Cattolico: carica [...] che gli fu poi mantenuta da CarloV, a cui nel 1533 dedicò l'importante silloge delle sue opere storiche De rebus Hispaniae memorabilibus. Preziosa fonte di notizie politiche e culturali sono le Epistolae (pubbl. 1514). ...
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Benedettino (n. Parigi - m. Avignone 1390); vescovo (1380) di Chartres. Doctor decretorum e membro dell'università di Parigi, era stato prima abate di Tournus (1369) e di St. Vaast (1370) e legato (1376) [...] di CarloV a Gregorio XI. Nello scisma aderì all'antipapa Clemente VII, in favore del quale scrisse De planctu bonorum, e, come cancelliere, Memorie dei re Luigi I e II d'Angiò (1381-88). ...
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Principe di Piombino (n. 1539 - m. 1585). Figlio di Iacopo V, nel 1548 dovette abbandonare il suo stato, venduto da CarloV a Cosimo de' Medici. Lo riebbe, mutilato di Portoferraio e di altre terre, nel [...] 1559. Dopo una ribellione dei Piombinesi, causata dal suo dispotismo, dalla miseria e dalla malaria (1562), lasciò il potere ad Alessandro, suo figlio illegittimo, e assunse il comando delle armate medicee ...
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Figlio (Cassel 1532 - ivi 1592) di Filippo il Magnanimo, resse il governo durante la prigionia del padre dopo la guerra di Smalcalda e partecipò alla preparazione della guerra contro CarloV nel 1552. [...] In seguito condusse vita ritirata, dedita a studî di astronomia e di astrologia. Alla morte del padre (1567), ereditò l'Assia-Cassel, del cui ramo fu il capostipite ...
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Conquistatore spagnolo (n. Talavera de la Reina 1500 - m. 1580). Dopo aver combattuto dal 1525 al 1538 nelle truppe di CarloV contro Francesco I, si trasferì nel Perù, dove militò con F. Pizarro e poi [...] (1540) nel Cile con Pedro de Valdivia. Fondò la città di Santiago del Estero (1553), e fu governatore di Tucumán ...
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Ammiraglio (La Garde, Delfinato, 1498 - ivi 1578). Dopo aver compiuto felici ambascerie, per conto di Francesco I a Venezia e presso i Turchi, ebbe il comando, alle dipendenze di C. d'Annebaut, di una [...] squadra contro Enrico VIII d'Inghilterra (1545); comandò poi la squadra francese nella guerra di Enrico II contro CarloV. ...
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Figlio naturale (n. 1497 - m. 1535) di Ludovico il Moro e di Lucrezia Crivelli; capostipite del ramo degli Sforza di Caravaggio. Fu dal fratello Francesco II duca di Milano creato marchese di Caravaggio [...] e conte di Galliate (1532). Alla morte del fratello sperò invano di ottenere da CarloV la successione al ducato. ...
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vìttima s. f. [dal lat. victĭma, di etimologia oscura]. – 1. Essere vivente, animale o uomo, consacrato e immolato alla divinità: consacrare, sacrificare, uccidere o immolare la v.; condurre la v. all’altare; Mentre che ’n su la riva un bianco...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...