Architetto e pittore (n. Toledo - m. Granada 1550). Allievo a Firenze di G. da Sangallo, soggiornò anche a Roma, dove è documentato tra il 1515 e il 1520. Sensibile alle contemporanee soluzioni romane [...] reale del duomo di Granada e una Deposizione (Prado). La sua fama è tuttavia legata alla costruzione del palazzo di CarloV (1529), poi proseguita dal figlio Louis (m. 1579), al quale è attribuita anche la fontana imperiale dell'Alhambra (1570, con ...
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Francescano (n. Durango, Biscaglia, prima del 1468 - m. Messico 1548). Nominato nel 1527 da CarloV primo vescovo di Città di Messico, fu confermato dal papa nel 1530; nel 1546 la sua sede veniva elevata [...] ad arcivescovato. Creato contemporaneamente protettore degli Indiani (1528-35), fu grande avversario della prima audiencia del Messico, e soprattutto del governatore di Cuba Nuño de Guzmán, che scomunicò ...
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Figlio (Sigmaringen 1865 - Sinaia 1927) di Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen, nipote di Carlo I, gli successe poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale (1914), e riuscì a ritardare l'entrata [...] ott. 1922 fu incoronato ad Alba Iulia re della Grande Romania. Gli ultimi suoi anni furono rattristati dalla condotta sregolata del figlio maggiore Carlo (v. Carlo II re di Romania), che nel 1926 dovette rinunciare ai diritti di successione al trono. ...
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Famiglia originaria di Sorrento; stabilitasi a Napoli al tempo del re Manfredi, dopo un breve esilio al tempo di Carlo I d'Angiò, che condannò a morte i fratelli Marino, Giacomo e Corrado fautori degli [...] 'alleanza con altre famiglie che associarono il proprio cognome a quello dei Capece. Si ricordano Antonio, giurista e consigliere di CarloV, l'umanista Scipione e, nel sec. 18º, il teatino Gaetano Maria (1720-1794), prof. di etica e diritto naturale ...
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Pittore (Beverwijk 1500 circa - Bruxelles 1559). Allievo forse di J. Gossaert a Utrecht, lavorò dapprima (1529) per Margherita d'Austria a Malines, poi a Bruxelles (1531) per Maria d'Ungheria, e divenne [...] in seguito pittore ufficiale di CarloV. Tra le sue opere sono da ricordare: i dodici cartoni (Vienna, Kunsthistorisches Museum) sui quali G. de Pannemaker (1544-54) eseguì i magnifici arazzi del Palazzo Reale di Madrid; il trittico della ...
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Chirurgo (n. Barletta 1488 - m. Roma). Prestò attività presso l'ospedale di S. Maria della Consolazione a Roma; poi, come chirurgo militare, partecipò alla guerra di CarloV contro i Turchi e proprio dai [...] medici turchi apprese alcune manualità; quindi tornò a esercitare la sua professione a Venezia. Contribuì al progresso della pratica chirurgica, tra l'altro ideando una tecnica operatoria per l'estrazione ...
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Pittore (Comines 1825 - Bruxelles 1870). Allievo di F.-J. Navez e di J.-B. van Eycken, dipinse qualche quadro storico (Morte di CarloV, 1860), ma trattò soprattutto soggetti di genere, prediligendo quelli [...] attinenti alla vita dei poveri e diseredati, in un realismo che ha accenti umanitarî, come quello di C. Meunier. L'esempio di G. Coubert influì sul suo orientamento artistico. Eseguì anche acqueforti e ...
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Figlio (Torgau 1463 - Lochau 1525) dell'elettore Ernesto e di Elisabetta di Baviera-Monaco, successe (1486) al padre nei dominî elettorali, avendo nei rimanenti possessi per coreggente il fratello Giovanni. [...] Massimiliano, rifiutò (1519) l'elezione a imperatore, dando con ciò un contributo positivo al successo della candidatura di CarloV. Protettore di Lutero, che era professore all'univ. di Wittenberg (fondata da F. nel 1502), gli concesse sicuro ...
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Geografo e astronomo (Leisnig 1495 - Ingolstadt 1552), prof. di matematica all'università di Ingolstadt (dal 1527). Apportò decisive innovazioni alla scienza cartografica, ancora imperniata sulle carte [...] sua opera principale, l'Astronomicum Caesareum (1540), espose fra l'altro i risultati di osservazioni compiute sulle comete, che consentirono poi di riconoscere la periodicità della cometa di Halley. Nel 1541 CarloV gli conferì il titolo di conte. ...
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Attore teatrale, cinematografico e televisivo italiano (Napoli 1924 - Roma 2010). Fin dal debutto nel 1947 con E. De Filippo, ha dimostrato il suo eclettismo e la sua capacità di adeguarsi a qualsiasi [...] sui teleschermi, oltre che una più limitata attività cinematografica. Negli anni Ottanta, ha formato con il fratello Carlo (v.) una compagnia che ha avuto il merito di recuperare con successo alcuni fortunati testi del teatro dialettale napoletano ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...