Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] di M. Raimondi. Abile decoratore (apparati trionfali per l'ingresso di CarloV a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato e (dopo il 1550), in S. Maria della Minerva; a ...
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Storico (Zara 1821 - Padova 1895), prof. di storia all'univ. di Padova dal 1855, socio nazionale dei Lincei (1885). Legò il suo nome soprattutto alla Storia documentata di CarloV in correlazione con l'Italia [...] ., 1863-94), frutto di accurate indagini in archivî italiani ed esteri. Numerosi altri scritti di storia italiana si riallacciano all'epoca di CarloV. Fu il primo a rivelare l'importanza dell'archivio di Simancas per la storia italiana del sec. 16º. ...
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Giurista (Milano 1488 - ivi 1546): da ricordare soprattutto, oltreché per una opera sistematica di diritto penale (Tractatus varii qui omnem fere criminalem materiam complectuntur, 1562), per avere in [...] editti dei principi milanesi, su incarico di Francesco Sforza. Tale compilazione, approvata dal senato e sanzionata da CarloV, fu promulgata il 5 ottobre 1541 col titolo di Constitutiones dominii Mediolanensis e costituì il diritto provinciale di ...
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Pittore (Verona 1516 circa - ivi 1567). Si formò presso i Caroto, risentendo poi di influssi varî (Parmigianino, Giulio Romano, Paolo Veronese). Le opere sue più notevoli sono a Verona (pale d'altare in [...] S. Eufemia, in S. Lorenzo, in S. Pietro Martire; il Crocifisso nella chiesa di S. Fermo; la Cavalcata di CarloV nel palazzo Ridolfi-Da Lisca, ecc.). Il figlio Felice (Verona 1539 - ivi 1605) continuò l'attività paterna, assimilando elementi del ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro CarloV. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di Smalcalda (1546). ...
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Ecclesiastico (Cremona 1493 - ivi 1550), figlio di Giovan Battista. Dopo essere stato diplomatico al servizio di CarloV, entrò nella carriera ecclesiastica alla morte della moglie Anna Visconti (1535); [...] ebbe importanti missioni diplomatiche dalla Santa Sede, specie dopo la pace di Crépy (1544), presso CarloV stesso. Vescovo di Sarno, poi arcivescovo di Amalfi, fu creato cardinale nel 1544; fu infine vescovo di Cremona. Scrisse un poema eroico ...
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Cardinale (Roma 1463 - ivi 1534). Vescovo di Crotone (1496), poi di Mileto (1508), ebbe la porpora (1517) da Leone X, che gli affidò, come poi Clemente VII, importanti incarichi; fu intermediario tra Clemente [...] VII e i Colonnesi ed ebbe parte cospicua nella lotta tra il pontefice e CarloV, parteggiando per l'imperatore. Fu sepolto nella chiesa dell'Aracoeli, secondo la tradizione della famiglia. ...
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Prelato e uomo politico (Schio 1481 - Roma 1533); maggiordomo papale, nel 1523 vescovo e conte di Vaison in Val Chiusa, dopo aver sofferto con Clemente VII l'assedio in Castel S. Angelo durante il Sacco [...] di Roma, fu ambasciatore presso CarloV, per le trattative conclusesi a Barcellona nel 1529; gli fu conferito, ad Augusta (1530), il titolo di conte palatino. ...
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Cardinale (Cles 1485 - Bressanone 1539); primo vescovo indigeno di Trento (1514) dopo una lunga serie di tedeschi, ebbe la porpora cardinalizia nel 1530. Fu un gran mecenate dell'arte italiana. Allargò [...] i confini della sua diocesi e, intimo consigliere dell'imperatore CarloV, fu avversario deciso della Riforma protestante. Preparò la città di Trento a ospitare il Concilio. ...
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Giurista (Alba 1502 - Torino 1575); prima al servizio di CarloV e Filippo II, quindi consigliere di stato di Emanuele Filiberto di Savoia (1560), fu incaricato di delicate missioni di ordine internazionale. [...] Il suo De re militari et bello tractatus (1563), esposizione sistematica degli ordinamenti militari del tempo, può dirsi una delle prime opere organiche di diritto internazionale ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...