Felice MilaniStudi di letteratura lombarda dal Seicento al NovecentoPisa, Edizioni ETS, 2023 Ad arricchire «l’abbozzo della mappa» della cultura letteraria lombarda, primariamente tracciato da Dante Isella, [...] ai giovani pavesi di primo Ottocento, esponenti dell’altrettanto giovane letteratura locale, i quali emulano e traducono CarloPorta nel loro dialetto, creando nuovi personaggi e inediti, e vivaci, effetti espressivi: ci riferiamo alla versione ...
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Femm vedè sodament, senza smorbià,che ’l nost lenguagg el dis tutt quell che ’l voeur;che l’è bon da mett s’cess e che ’l sa andàpar la stræda pù curta a trovà el coeur.Domenico Balestrieri Domenico Balestrieri [...] si definisce «moros desperaa» (XII, 76), si può accostare, per la tecnica, alla disperazione di Marchionn, personaggio di CarloPorta, che si definisce «moros danaa»: nel Lament del Marchionn di gamb avert si trova un’ottava «verticalmente percorsa ...
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Patria, nazione e i loro derivati hanno assunto significati differenti, riplasmati, nel tempo, in seguito a radicali mutamenti storici, politici e sociali.Dei significati che assunsero a metà del Settecento [...] / quanci frut, e bej ben, / l’ha mandæ foeura in st’æria, in sto terren?Se consideriamo il concetto di patria in CarloPorta, riscontriamo analogie, ma anche sostanziali differenze rispetto ai poeti milanesi di metà Settecento.Anche nelle lettere di ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli) e i bartolomei (si veda il perfido sonetto Ricchezza del vocabolari milanes di CarloPorta, del 1819, nel quale il nome è parte di un elenco composto da trenta denominazioni figurate dei genitali maschili ...
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«I quattro studi raccolti in questo libretto (cui se ne aggiunge un quinto, in appendice, di natura stravagante) – scriveva Dante Isella nell’Avvertenza a Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, [...] d’autori prevalentemente lombardi quali Giovan Paolo Lomazzo, Carlo Maria Maggi, Francesco de Lemene, Giuseppe Parini, CarloPorta, Alessandro Manzoni, Carlo Dossi, Delio Tessa, Carlo Emilio Gadda, Vittorio Sereni. Sotto la lenteEdizioni esemplari ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] I limiti alla fantasia mirano da un lato a tutelare chi dovrà portare il nome, con la messa al bando dei nomi «ridicoli o Una precedente attestazione si può individuare nelle Memorie inutili di Carlo Gozzi (pubblicate nel 1797, ma redatte nel 1777: ...
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Capita, a volte, di vedere un’anomalia. Di vederla ripetuta poi, più volte, a chilometri e anni di distanza, restando col dubbio letale che non si tratti di una pianta spuria, di un ciuffo d’erba scappato [...] sotto al tappeto. Basterebbe pensare a un testo di Carlo D’Amicis recentemente ripubblicato da TerraRossa Edizioni, Il – ma si tratta di un clamoroso rumore di fondo che porta inevitabilmente i pugliesi a operare, respirare e agire in contesti di ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] giovane, o bella, o amabile; o che quella che porta questa nome possa aver questa qualità; e insomma, sentendo questo o se da queste consuetudini prende le distanze. In Carlo Goldoni la trasformazione antroponimica delle commedie è conseguenza di una ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] , l’ultima sotto la direzione artistica dell’italiano Carlo Chatrian, che durava in carica dal 2018. Tuttavia di minori ora ceceni ora siriani che si chiedono come mai la porta di Brandeburgo non si sia mai accesa con i colori della loro bandiera ...
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Guido FabriziIl madremotoRoma, Robin Edizioni, 2022 Sono trenta i capitoli, o, meglio, come l’autore li chiama, i «punti congiunti» che restituiscono, in questo romanzo, la vicenda di un eterno ricominciare, [...] che altrimenti sarebbero morte su di una panchina dei giardinetti», fino all’apparizione di Carlo d’Inghilterra per il quale Javier «avrebbe voluto avere a portata di mano una macchina digitale, ancora non inventata, ma come dire, forse era destino ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...
Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere alcuni aspetti della vita contemporanea...
CALEPIO (Caleppio), Trussardo
Carlo Capra
Nacque a Bergamo nel 1784 nella storica famiglia feudataria, primogenito di Teresa Stampa Soncino e di Pietro, che gli trasmise il titolo comitale. Il padre, che fu tra gli animatori della rivoluzione...