(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] 1968; F. D. Praeger, G. Scaglia, Brunelleschi. Studies of his technology and inventions, Cambridge (Mass.) -Londra 1970; H. Hibbard, CarloMaderno and roman architecture 1580-1630, Londra 1971; A. Blunt, Some uses and misuses of the terms baroque and ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] si protrasse fin oltre la metà del secolo successivo. Crollate le volte nel 1614, l'interno fu ricostruito (1629-1632) da CarloMaderno, che ne mutò radicalmente l'aspetto, abbassando le quote e replicando le forme del S. Pietro di Roma. Resta dell ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] lavorò come scalpellino della Fabbrica del Duomo e poi a Roma, dove arrivò nel 1619 al seguito del suo lontano parente CarloMaderno, l'architetto autore della facciata della basilica di S. Pietro. Non assunse il cognome del padre, e si fece chiamare ...
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