CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] nessun individuo, almeno tra i non plebei, è naturalmente malvagio; la disavventura si giustifica su un piano di necessità favoriti del cardinale (Carlo Gualtieruzzi, Antonio Bernardi) che negli ultimi tempi sembrano screditare il suo prestigio. Non ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] tutto il ventennio successivo a Montaperti, segnato dall'ambigua politica del vescovo. Questi, morto Carlo d' la condanna dell'eresia; il compiacimento per aver abbandonato il "secol malvagio" (XLIV, v. 2, ed. Egidi, p. 116) e il "mondano piacer" ( ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] donna. Il suicidio del solito malvagio responsabile delle vicende (il maggiordomo del conte) chiude ovviamente la storia. Ma il D. non il periodo napoletano furono rappresentate anche opere musicali del D., come il Pirro, che fu ascoltato al S. Carlo ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] il C. dedicò alcune poesie, fra cui, ad esempio, il sonetto del 1494 0 1495 nel quale deplorava la venuta in Italia di Carlo " (Cian, Satira..., p. 388). Il C. s'augura che il Mocenigo possa portare soccorso al "malvagio e rio seculo" e, in conformità ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] della figura di Cosimo a quelle imperiali di Carlo V (da cui dipendeva l'esistenza stessa del di studi per il IV centenario della morte di Cosimo I de' Medici, Firenze 1980, pp. 73-104; G. Gatti, "Quest'è quel goffo e quel malvagio Neri", in ...
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GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] di impedire il matrimonio e di far separare i due giovani: affida l'incarico al malvagio Pelagrua, il quale, servendosi ; C. Salvioni, Lettere di T. G. e di altri amici a Carlo Porta e del Porta a vari amici, in Giorn. stor. della letteratura ...
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PICCINI, Giulio
Marino Biondi
PICCINI, Giulio (Jarro). – Nacque a Volterra il 28 ottobre 1849 da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed Elisabetta Boninsegni.
Fin da giovane praticò i [...] musica.
Collaborò alla Gazzetta di Firenze, diretta da Carlo Pancrazi, con rassegne musicali e drammatiche (destinate anche . Ove è tracciato il dovere dei forti? Nel sostenere il diritto dei deboli. … L’uomo malvagio ha per collaboratore fatale ...
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brumale
agg. [dal lat. brumalis, der. di bruma: v. bruma1], letter. – Invernale, nebbioso: or per fuggire Il tempo ardente, or il brumal malvagio (Ariosto); E lo aspettava la brumal Novara (Carducci, con riferimento a Carlo Alberto).
scaltrimento
scaltriménto s. m. [der. di scaltrire]. – 1. Il fatto di scaltrire, di scaltrirsi. 2. ant. e letter. Scaltrezza; azione scaltra, atto astuto: Poi finse insino a Carlo dover ire, Con certi s. suoi malvagi (Pulci); potrebbe essere...