La lingua, talora, si presenta come un’entità autonoma, ovverosia come una proprietà della specie che, paradossalmente, si conserva e si evolve, a dispetto della specie stessa, essendo fortemente indipendente [...] può dunque essere assimilata a un contratto puro e semplice […] (F. de Saussure, Corso di linguistica s’è detto, può III, 19, 76, a cura di R. Sabbadini, 1911, Loescher, Torino, p. 167, trad. nostra)].Il italiano, Milano, Carlo Signorelli, 1967. ... Leggi Tutto

L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] anche da un semplice dettaglio (nella il nome di carlino sia il pezzo da dieci scudi d’oro emesso da Carlo Emanuele I duca di Savoia (1580-1630), sia quello fatto coniare da Carlo Emanuele III per amore del detto Gherardino portassero il suo nome, […] ... Leggi Tutto

Come ha mostrato Francesco Crifò nell’articolo di apertura a questa sezione (vedi), oltre che nella lingua comune anche in alcuni linguaggi settoriali, numerosi termini rimandano al nome di un personaggio [...] della dedicazione non è semplice, per via di qualche il «granito globuloso di Corsica chiamato Napoleonite» (p. 213). Va detto Devoto, Gian Carlo Oli, Nuovo Devoto-Oli. Il vocabolario dell’italiano Journal of Science, vol. III, 1877.Gauthier Alain e ... Leggi Tutto

Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] schillereggiare, il trasformare gli individui in semplici portavoce p. 291: «il faticoso studio del guerrazzeggiare», in una nota relativa a Carlo Pigli; 1895, ecc.).Detto che 1921-1925, 6 voll. (vol. III, Der Briefwechsel Zwischen Lassalle und Marx, ... Leggi Tutto