Islamista (Torino 1872 - Roma 1938), prof. di arabo nelle univ. di Napoli (1894-1902) e Palermo (1902-13), di storia e istituzioni musulmane a Roma (dal 1914). Conoscitore profondo della civiltà arabo-musulmana, pubblicò e tradusse le tavole astronomiche di al-Battānī (1899-1907) e diede opere fondamentali sulla storia dell'astronomia araba, sull'arabo parlato in Egitto, sulla mistica e filosofia arabe, ...
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VISIR (o Vizir; fr. vézir)
CarloAlfonsoNallino
Voce usata dagli scrittori europei, per lo più sotto la forma "gran visir", per indicare il primo ministro dell'impero ottomano. È la parola turca e persiana [...] vezīr "ministro" che deriva dall'arabo wazīr, usato nella poesia araba preislamica e nel Corano nel senso di fido aiutante o vicario (l'etimologia iranica, spesso indicata da studiosi europei moderni, ...
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ZAID IBN ‛ALĪ ZAIN al-‛ĀBIDĪN
CarloAlfonsoNallino
Famoso agitatore politico-religioso ‛alide, pronipote del quarto califfo ‛Alī (che regnò nel 35-40 eg., 656-661 d. C.), per la linea d'al-Ḥusain, [...] quindi discendente da Fāṭimah, figlia di Maometto. Riprese il tentativo, già fatto vanamente nel 680 da suo nonno al-Ḥusain, di sottrarre il califfato agli omayyadi per trasferirlo alla casa ‛alide; ma ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] re Martino, e in seguito di Alfonso d'Aragona. La rifondazione del Regno qā'id cristiani. Sotto Manfredi e Carlo d'Angiò, invece, i musulmani, Storia dei Musulmani di Sicilia, a cura di C.A. Nallino, I-III, Catania 1933-1939 (riprod. anast. ivi ...
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