Fratello (m. 947) di Arnolfo il Malvagio, restauratore del ducato di Baviera, ottenne, dopo la deposizione del nipote Eberardo, il ducato (938) da Ottone, che limitò però i suoi poteri ponendolo sotto il controllo del proprio fratello Arnolfo, conte palatino. Per Ottone riportò nel 942 o 943 una grande vittoria sugli Ungari ...
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(sloveno Celovec) Città dell’Austria (93.478 ab. nel 2009), capitale della Carinzia, posta nell’ampio bacino della media Drava, a 446 m s.l.m. sull’emissario del Lago di Wörth. Importante nodo ferroviario, [...] sorgeva il centro romano di Virunum, distrutto nell’8° sec. d.C. dagli Avari; nel Medioevo risorse col nome di Glanfurt («guado sulla Glan»). Nel 1518 divenne la capitale della Carinzia austriaca. Dopo il plebiscito del 1920 fu assegnata all’Austria. ...
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Marito (m. 1335) di Anna, sorella dell'ultimo re di Boemia della dinastia dei Premislidi, Venceslao, diventò re di Boemia (1307); ma, presto deposto, la corona passò a suo cognato Giovanni di Lussemburgo (1311) ...
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(it. Villaco; sloveno Beljak) Città dell’Austria (58.949 ab. nel 2009), in Carinzia, posta sulle rive della Drava, a 508 m s.l.m. presso le falde delle Alpi di V., in un bacino limitato a S dalle Caravanche [...] e a N dai Tauri. Importante nodo di comunicazioni tra l’Austria, la Slovenia e l’Italia, è attivo centro commerciale e industriale con impianti chimici, tessili, meccanici. Sviluppato il turismo.
Dall’11° ...
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Cronista (m. 1347 circa), di origine forse francese, fu (dal 1307) abate del monastero cisterciense di Viktring in Carinzia, poi cappellano del duca Enrico di Carinzia, del duca Alberto II d'Austria e [...] di Bertrando, patriarca di Aquileia. Scrisse tra l'altro il Liber certarum historiarum, fonte preziosa per gli avvenimenti non solo della Carinzia e dell'Austria, ma per tutto il periodo che va dal 1211 a Ludovico il Bavaro. ...
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Antica famiglia austriaca, probabilmente originaria della Franconia; il nome deriva dal castello di Khevenhüll. Trasferitisi in Carinzia (sec. 11º circa) dove si posero al servizio degli Asburgo, i Kh. [...] suddivisero (1519) in due rami: l'uno, Kh.-Metsch, austriaco, conseguì (1763) la dignità di principi dell'Impero e l'altro, carinziano, elevato (1593) a conti dell'Impero con il titolo di Frankenburg, si estinse nel 1764. Dal 1861 i Kh.-Metsch furono ...
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Figlio (n. 1290 circa - m. 1326) del re Alberto I e di Elisabetta, figlia di Mainardo di Carinzia-Tirolo, assunse alla morte del padre il governo dell'Austria anteriore. Fu al seguito di Enrico VII in [...] Italia, combatté contro i cantoni svizzeri e ne fu sconfitto nella battaglia di Morgarten (1315). Sostenne le aspirazioni alla corona tedesca del fratello Federico III, in lotta con Ludovico il Bavaro. ...
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Tipo di organizzazioni paramilitari («milizia patria»), costituitesi in Austria nel primo dopoguerra per la difesa dei territori della Carinzia e della Stiria meridionali dalle rivendicazioni delle minoranze [...] slovene. Dal 1929 assunsero una netta fisionomia di destra, costituendosi nel 1930 in partito (Heimatblock) contrario alla democrazia e al parlamentarismo e fautore di un fascismo austriaco. Dopo l’assunzione ...
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Figlio naturale (n. metà sec. 9º - m. Ratisbona 899) di Carlomanno re dei Franchi Orientali, divenne duca di Carinzia (880) e nell'887 fu dai grandi eletto re di Germania, dopo la deposizione di Carlo [...] il Grosso suo zio, da lui provocata. Vinse i Normanni a Lovanio (891), respingendoli dalla Germania, ma non poté frenare le scorrerie degli Ungari, già suoi alleati (892) contro la Moravia. La sua autorità ...
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FEDERICO IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria), detto il Semplice
Salvatore Fodale
Nacque a Catania da Elisabetta di Carinzia il 4 dic. 1342, dopo la morte del padre Pietro II, re di Sicilia. [...] Sicilia, sia il Ducato di Atene e Neopatria, nonché i diritti sull'isola di Gerba e quelli sull'eredità materna in Carinzia, riservandosi la facoltà di cederli ad uno dei figli, nel caso che F. IV morisse senza discendenti legittimi. Secondo alcune ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.