CARINZIA
W. Deuer
(ted. Kärnten; Carantanum, Carinthia nei docc. medievali)
Regione dell'Austria con capoluogo a Klagenfurt, confinante a N con la catena degli Alti Tauri e con le Alpi Carinziane, a [...] un netto stacco con il Tardo Romanico. Il duomo di Gurk può essere considerato il risultato finale del Romanico maturo carinzio, mentre esempi tardi come la chiesa premonstratense di Griffen, del terzo quarto del sec. 13° - una basilica su pilastri ...
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ARNOLFO di Carinzia, Ciborio di.
C. Ghisalberti
Altarolo in forma di ciborio a due piani su quattro colonnine (Monaco, Schatzkammer der Residenz) donato alla chiesa di St. Emmeram a Ratisbona intorno [...] all'893 da A., figlio naturale di Carlomanno. Nato intorno alla metà del sec. 9°, A. nell'880 divenne duca di Carinzia, nell'887 venne eletto re di Germania e nell'896 fu incoronato imperatore a Roma da papa Formoso; insieme con il piccolo altare ...
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Pittore austriaco (Titter, Carinzia, 1878 - Klagenfurt 1943). Religioso benedettino, eseguì affreschi nel duomo di Klagenfurt (1928), nel convento di St. Paul in Lavanttal (1931-32), ecc. Fu anche abile [...] silografo ...
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ULRICHSBERG
R. Egger
Montagna (alt. m 1015) della Carinzia (Kärnten), che si eleva da un altopiano esteso nelle anse del fiume Glan, presso il capoluogo della Carinzia Klagenfurt. Le scoscese estremità [...] isolano l'altopiano dalle zone circostanti, le rive paludose del Glan e le inondazioni annuali rafforzano l'isolamento. Lo stesso U., una vera e propria isola montagnosa, precipita verso S-E con ripide ...
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WABELSDORF
H. Kenner
Località del Distretto di Klagenfurt in Carinzia, Austria. In questo centro è stata scoperta una grande zona sacra dedicata a divinità celtiche campestri che, a giudicare da rari [...] trovamenti di ceramica, fu frequentata dal I sec. a C. fino alla tarda antichità
In netta antitesi con i complessi dei templi romani dalla forma rettangolare e disposti assialmente, un muro poligonale ...
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TEURNIA (Τεουρνία, Teurnia)
R. Egger
Città che domina l'unica pianura della Carinzia superiore, il Lurnfeld, in una posizione facilmente difendibile.
T. era il luogo terminale della strada attraverso [...] la valle del Lieser, che conduceva poi, oltre il Katschberg e i Tauri di Radstadt, a Iuvavum (Salisburgo). Detta strada era già percorsa nell'epoca preistorica e venne completata dai Romani nel III sec. ...
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GURK
M. Pippal
(Gûrca, Kurca, Gurcen nei docc. medievali)
Città dell'Austria, in Carinzia, attraversata dal fiume omonimo.La storia politica e artistica di G. si identifica con quella del duomo, dedicato [...] all'Assunta, e con la sede vescovile che, fondata nel 1072 e oggetto di contesa fin dai suoi esordi, fu soppressa nel 1785; dal 1786 vescovo e Capitolo furono trasferiti a Klagenfurt.Nel 1043 Emma, della ...
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Vedi VIRUNUM dell'anno: 1966 - 1997
VIRUNUM
H. Kenner
Centro antico a N di Klagenfurt, nell'odierna Carinzia (Austria), scoperto nel cosiddetto Zollfeld. Fu eretto municipio romano verso la metà del [...] state intenzionalmente mutilate e sotterrate nel IV secolo. Dato che la maggiore parte delle sculture sono di marmo locale della Carinzia, è attestata l'attività di una scuola di scultura nella stessa V., che potrebbe essere esistita qui nell'ultimo ...
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STIRIA
H. Schweigert
(ted. Steiermark; Styria, Marchia Styriae, Stiremarke nei docc. medievali)
Regione storica e provincia federata dell'Austria sudorientale, posta a N-E della Carinzia, con capitale [...] II nella battaglia di Marchfeld (1278), Rodolfo I di Asburgo diede in feudo al figlio Alberto i ducati d'Austria, di S. e di Carinzia, così come la Carniola e la Marca Soraba. Sotto i duchi d'Austria Alberto III (m. nel 1395) e Leopoldo III (m. nel ...
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Pittore (n. Tesido, Pusteria, 1460 circa - m. 1530 circa). Formatosi nell'ambiente altoatesino, influenzato da M. Pacher, fu attivo in Pusteria e Carinzia: affreschi nel castello di Bruck (1485), nella [...] chiesa della Vergine a Obermauern (1488), entrambi presso Lienz, e nella chiesa di S. Maurizio a San Candido (1503, staccati e conservati a Bolzano, Museo Civico) ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.