PELLEGRINI, Giovanni Antonio
Enrico Lucchese
PELLEGRINI, Giovanni Antonio (Antonio, Gianantonio). – «Nacque in Venezia il dì 29 aprile, nel 1675, e battezzato fu nella parrocchia di S. Polo. Il padre [...] Il Settecento, II, a cura di G. Pavanello, Venezia 2011, pp. 61-70, 73 cat. 126; E. Lucchese, Due dipinti di A. P. in Carinzia e una pala di Mattia Bortoloni in villa Valmarana ai Nani, in AFAT, XXXI (2012), pp. 95-106; Z. Kazlepka, Das ‘neue’ Palais ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] . L'insieme più notevole pervenuto è la decorazione della cappella vescovile del duomo di Gurk (v.), in Carinzia, tanto più affascinante in quanto sviluppa un'iconografia colta in una singolarissima gamma cromatica nella quale predominano dei ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] dovrebbe provenire una casula a campana conservata a St. Paul im Lavanttal (Benediktinerstift St. Paul, tesoro), in Carinzia, databile alla fine del sec. 12°, con scene veterotestamentarie collocate all'interno di cornici quadrangolari, realizzata in ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] di questo semplice schema, fino a ottenere un vasto ambiente quadrangolare e triabsidato, si verifica nel duomo di Gurk, in Carinzia (1174), dove la volta è sorretta da nove pilastri e cento colonne. Analogo impianto, ma ridotto e con absidi meno ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] interpretazione), dalle numerose testimonianze iconografiche. Mancano, invece, esempi conservati, a parte il piccolo c. di Arnolfo di Carinzia (v.), donato alla chiesa di St. Emmeram a Ratisbona intorno all'893, documento dell'imitazione dei grandi c ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] I al ducato di Baviera nel 952, passò in seguito alle dipendenze di Ottone II e venne affidata al ducato di Carinzia. L'assenza di una solida autorità statale e di un sistema politico-amministrativo centralizzato determinò la progressiva crescita di ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] fedeli la visione dell'officiante durante le celebrazioni dei defunti. Viceversa nell'area germanica (Austria, Stiria, Carinzia, Baviera orientale e Boemia) esistono ancora molte c. funerarie (Beinhaus, Karner o Totenkapelle), quasi sempre integrate ...
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ITALIA
L. Travaini
Il toponimo I., di origine osca, accostato dal punto di vista etimologico al lat. vitulus ('vitello') e variamente interpretato (Rauhut, 1953; Marcato, 1990), si riferiva inizialmente [...] nel sec. 10° come Marca Veronese. Staccata dal regno d'I. e unita dapprima al ducato di Baviera, poi a quello di Carinzia, prese il nome dalla città che, per la sua posizione all'imboccatura o, se si preferisce, allo sbocco della valle dell'Adige ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] (Monaco, Bayer. Staatsbibl., Clm 14000) e un ciborio portatile (Monaco, Schatzkammer der Residenz), entrambi donati dall'imperatore Arnolfo di Carinzia (896-899) alla chiesa di St. Emmeram a Ratisbona; a essi si aggiunge la c.d. seconda coperta di ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] Storie del Nuovo Testamento. Indubbiamente più originale e innovativa è la p., grosso modo coeva, del duomo di Gurk, in Carinzia, la cui superficie è ripartita a medaglioni vegetali istoriati, forse un'eco dei perduti battenti bronzei di Suger per l ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.