CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] fedeli la visione dell'officiante durante le celebrazioni dei defunti. Viceversa nell'area germanica (Austria, Stiria, Carinzia, Baviera orientale e Boemia) esistono ancora molte c. funerarie (Beinhaus, Karner o Totenkapelle), quasi sempre integrate ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] , concepita come semplice rinforzo alle opposizioni locali. Tale spedizione, alla testa della quale fu posto il, duca Ottone di Carinzia, discese la valle dell'Adige prima del Natale del 1002, prevenuta da A. che occupò la Chiusa di Verona. Un ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] grande dinastia, che, sotto Rodolfo, arrestò l'espansione della Boemia strappando al re Ottocaro II l'Austria, la Stiria, la Carinzia, la Carniola (1278), sotto il figlio di lui, Alberto, mirò alla Boemia stessa e all'Ungheria, segnando fin d'allora ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] in tre gruppi: veneto, nord-etrusco, leponzio. Il gruppo veneto ha il suo centro in Este, ma è rappresentato fino in Carinzia; linguisticamente si collega all'Illiria. Le iscrizioni sono in numero di circa 350 e appartengono al sec. V-IV. L'andamento ...
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OVINI (dal lat. ovis)
Cesare GUGNONI
Albino MESSIERI
Denominazione con la quale comunemente si indicano la Capra e la Pecora.
I. La capra.
La capra (lat. Capra hircus L.; Ovis capra Sanson; fr. chèvre; [...] bruno-nera della montagna tipo del Giura, a orecchie orizzontali, a vello semi aperto, alta in gambe; la pecora della Carinzia a gambe alte, vello liscio, orecchie pendenti, ottima per l'incrocio con la Karakul; la pecora a testa bruna da carne ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] ; del XII, se ne hanno, tra l'altro, nel duomo di Ratisbona; e del XIII in quelli di Brunswick, di Münster e di Gurk (Carinzia); mentre del Trecento abbiamo gli affreschi del duomo di Colonia, e quelli di chiese a Costanza, a Basilea, a Praga; per il ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] dei segni incisi nei primi anni d. C. sopra un punteruolo d'osso trovato nel 1924 presso Maria-Saal (Carinzia). Il più cospicuo e quasi unico documento letterario della lingua gotica consiste nella traduzione del Nuovo Testamento, eseguita nel sec ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] , tutti mezzi per il fine ecclesiastico. In questo senso alla fine del sec. XII nelle lettere al duca di Carinzia e ai vescovi francesi, papa Innocenzo III formulava chiaramente la tesi della supremazia pontificale anche nella sfera mondana. E la ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] (Monaco, Bayer. Staatsbibl., Clm 14000) e un ciborio portatile (Monaco, Schatzkammer der Residenz), entrambi donati dall'imperatore Arnolfo di Carinzia (896-899) alla chiesa di St. Emmeram a Ratisbona; a essi si aggiunge la c.d. seconda coperta di ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] Gurina, di Würmlach (su roccia, ora al Museo di Klagenfurt) e del Findening Thörl nella Valle di Zeglia (Gailtal) in Carinzia. Ad oriente conosciamo tre testi (uno mutilo) da Idria della Baccia (ora Iugoslavia) e da San Canziano presso Trieste su ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.