MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] . Moro, 1983), che pure per altri versi gli era omogenea (Moro avrebbe contribuito alla stesura del Codice di Camaldoli, per , al XIII Congresso della DC, Zaccagnini fu confermato nella carica e con questo ultimo approdo tattico Moro tornò a tutti ...
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Dall'assistenza all'empowerment dei cittadini
Patrizia Battilani
Il welfare italiano nel contesto europeo
Per comprendere le politiche di welfare adottate nel nostro Paese è utile allargare lo sguardo [...] sia perché con una cultura nazionale più radicata e omogenea. Anche l’Italia si mosse sulla scia di quanto del domicilio di soccorso nell’ambito del quale ricadeva anche il carico delle spese di ospedalizzazione ai comuni per gli indigenti. Si ...
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Sistemi dispersi
Sergio Carrà
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipologia dei sistemi dispersi. 3. Struttura e dimensioni delle particelle. 4. Interfasi e interazioni fra le particelle. 5. Stabilità dei [...] della particella, kB è la costante di Boltzmann, e è la carica dell'elettrone e T è la temperatura assoluta.
Se si combina l .
La (35) descrive soddisfacentemente la cosiddetta nucleazione omogenea, attraverso la quale si formano, per esempio, gocce ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] ogni riferimento tanto alla terminologia tradizionale, carica di valori teologici dogmatici, quanto ai della società. Ciononostante, non si può parlare di una classe omogenea: in essa alcuni elementi s'oppongono violentemente alla tradizione, altri ...
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Management e Beni culturali
Luca Zan
Il sistema italiano dei Beni culturali si è caratterizzato storicamente come sistema molto accentrato. Se la dizione stessa ‘accentramento’ appare oggi come termine [...] dopo alcune controverse questioni sul possibile candidato alla quarta carica. Nell’impianto originario il city manager, da dispongono di forme adeguate di rendicontazione, tantomeno pubblica e omogenea). Si tratta di un «gioco non equo» del discorso ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] oratori attici evitano quasi sempre il termine, e comunque non lo caricano di valenze negative (in Demostene c'è una sola volta δημαγωγοῦντεϚ , ecc.). E la tendenza non è omogenea, perché alcuni introducono singolarmente questi tratti, altri ...
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Scienza egizia. Zoologia e botanica
Marilina Betrò
Zoologia e botanica
La zoologia come scienza: i principî della classificazione
L'Antico Egitto, sin dalle origini, ha riservato al mondo animale un'attenzione [...] tale conoscenza era 'l'incantatore di Selkis', un'antica carica associata alla dea-scorpione Selkis, in cui sembra di dover della prima parte del documento presentano una struttura sostanzialmente omogenea, benché non sempre costante. Se se ne ...
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Materia, stabilità della
Walter Thirring
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Argomenti euristici. 3. La dimostrazione. 4. Conseguenze. a) Stabilità relativistica. b) L'esistenza di dinamiche locali. [...] anche che la forza di Coulomb F = x e1e2/∣x∣3 tra due cariche e1 ed e2 aventi la posizione relativa x (∣x∣ denota la lunghezza del , l'universo aveva una distribuzione di temperatura molto omogenea. La spiegazione sta nel fatto che con l'espandersi ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] commessi nel suo territorio: esso comportava un'ammenda a carico degli abitanti nel caso in cui non fossero stati fogu", comprende i capitoli 45-49, ed è forse la più omogenea perché tratta del debbio, cioè della pratica di bruciare le stoppie per ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] fondata nell'823 sempre da Heito che, abbandonata la carica episcopale, si ritirò in questo luogo come eremita; l di innesto del transetto.
All'esterno di questo "complesso omogeneo fondato sull'equivalenza e moltiplicabilità delle parti" (Romanini, ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...
strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine augusto Sovra i tiepidi s. in cerchio...