La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] americano David Bohm e il suo studente israeliano Yakir Aharonov ipotizzano che un campo magnetico influisce sul comportamento quantistico di particelle cariche. L'effetto è osservato nel 1960.
Rinascono le celle a combustibile. Francis T. Bacon ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La fisica matematica
John L. Heilbron
La fisica matematica
1. Definizioni e ambito
L'oggetto della fisica matematica, nel periodo che [...] 569).
Per misurare l'attrazione e inferire la forza fra cariche di segno opposto, Coulomb si servì delle oscillazioni, come aveva già fatto nel caso analogo del magnetismo. Ancora una volta effettuò solamente tre misurazioni per confermare l'ipotesi ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampere
Friedrich Steinle
La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampère
Elettricità e galvanismo nel primo Ottocento
Nel [...] che Biot aveva modo di misurare era la quantità di carica depositata dalle pile su un condensatore. Biot effettuò le di una teoria unificata dell'etere per l'elettricità e per il magnetismo, che non aveva più elaborato, risalivano a venti anni prima. ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] elettrico generato da un filo indefinito uniformemente carico, E=(k/r)(r/r), con r distanza generica dal filo e k opportuna costante. ◆ [EMG] P. magnetico: il p. definibile in un campo magnetico, in partic. magnetostatico, nel passato in relazione ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] della luce: II 143 b. ◆ [EMG] C. magnetico: (a) il c. di forza che agisce su cariche elettriche in moto, su circuiti percorsi da corrente e su magneti, prodotto da correnti elettriche o da magneti (in questo caso si tratta di "correnti" negli atomi ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] analogamente a quanto si fa per i c. elettrici, di c. magnetici quasi stazionari se il valore del flusso d'induzione, pur variando da con costante di tempo RC, dal valore iniziale f/R; la carica nella capacità vale q(t)=fC{ 1-exp[t/(RC)]} , cioè ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] , nell'ambito di una vagheggiata unificazione delle apparentemente identiche leggi dell'interazione tra masse puntiformi, cariche elettriche puntiformi e poli magnetici. ◆ [FML] M. molare: la m. di una mole di sostanza, pari al prodotto della m ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] , E intensità del campo elettrico, B induzione magnetica e μ permeabilità magnetica assoluta (v. elettrodinamica classica: II 287 e o, equival., σ2/(2ε) Pa, con σ densità areica di carica sul conduttore: v. elettrostatica nel vuoto: II 388 b. ◆ ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] campi elettrici nei componenti capacitivi e in e. di campi magnetici nei componenti induttivi e anche, se sono in gioco elettrica che un accumulatore elettrico riceve dalla corrente che lo carica e che si trasforma in e. potenziale chimica nelle sue ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] . Un esempio di f. dipendente dalla velocità è dato dalla f. (f. di Lorentz), qv╳B, che un campo magnetico B esercita su una carica q in moto con velocità v; esempi di f. dipendenti esplicitamente dal tempo si hanno in f. variabili presenti in ...
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carica
càrica s. f. [der. di caricare]. – 1. a. ant. L’operazione del caricare, del porre un peso sopra persona, cosa o veicolo: si fece, nella c. delle navi, molte avanie (Sassetti); anche sinon. di carico, per es. nell’espressione nave da...
magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...