Nacque a Chiavenna (Sondrio) il 9 febbr. 1869, da Giuseppe e da Teresa Morelli, ambedue di famiglia artigiana, e qui trascorse l'intera giovinezza. A Chiavenna nel 1888 pubblicò con lo pseudonimo di Ovidius [...] prima raccolta di Versi, in cui è evidente l'influsso del Carducci.
Nel 1892 si laureò all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, con Pascoli. Del resto, dopo la giovanile adesione al Carducci, già dalle Liriche umane (Milano 1903) è possibile ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesia crepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ricordi autobiografici (pubbl. post., 1914) e ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] Calliopè che alquanto surga, come fu così ben detto da Luigi Russo a proposito delle direzioni di scelta critica del Carducci. Inutile rilevare che questa poesia soddisfa l'esigenza romantica di ricondurre i miti alla portata del popolo: non senza l ...
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Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] Nel giardino di Candido (1950), Italiani e stranieri (post., con prefaz. di A. Baldini, 1957) e infine nella vastissima silloge storicamente articolata Ragguagli di Parnaso. Dal Carducci agli scrittori d'oggi (a cura di G. Galimberti, 3 voll., 1967). ...
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Poeta (Nuoro 1867 - ivi 1914), ebbe rinomanza anche come avvocato. Profondo conoscitore del folclore sardo, dalla poesia in dialetto passò presto a quella in lingua, animato da interessi umanitarî e da [...] . La sua opera (Versi ribelli, 1893; Canti barbaricini, 1910; Canti del salto e della tanca, post., 1924) presenta, fra echi di Carducci e di Pascoli, discontinuità di toni, e in genere più fervore oratorio che genuino impeto lirico, ma sempre in un ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] nel convitto Marco Foscarini di Venezia, e quelli letterari e filosofici all'università di Bologna, dove ebbe maestri G. Carducci e F. Acri. Insegnò per quarant'anni nelle scuole secondarie, a Milano (fino al 1917) nel ginnasio Giuseppe Parini ...
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(o pitiambico) Sistema della metrica antica (composto di πύϑιος «pizio» e ἰαμβικός «giambico»), usato da Orazio negli Epodi in due forme: p. primo, composto di un esametro dattilico (detto anche pizio) [...] e di un dimetro giambico, e p. secondo, composto di un esametro dattilico e di un trimetro giambico. Entrambe le forme furono imitate da G. Carducci nelle sue Odi barbare. ...
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Scrittrice (Londra 1868 - Torino 1942); di padre italiano e di madre tedesca, studiò canto in Italia ed esordì nel teatro a New York; nel 1902 sposò John Chartres, patriota irlandese; abbandonato il teatro, [...] . La sua attività letteraria, iniziata col volume di poesie Lyrica (1890), che ebbe l'eccezionale ventura di una prefazione di Carducci, si venne orientando soprattutto verso la narrativa; ma i suoi romanzi e raccolte di racconti (I divoratori, 1911 ...
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FATINI, Giuseppe
Franco D'Intino
Nacque a Piancastagnaio (Siena) il 5 genn. 1884 da Anselmo e Teresa Brogi. Nel 1906 si laureò in lettere presso l'università di Pisa, avendo tra i suoi maestri Vittorio [...] Temi, Rieti e Mortara (Pavia). Nel 1923 fu nominato preside, e con questa qualifica diresse a Grosseto il liceo ginnasio "Carducci-Ricasoli" fino al 1932, spostandosi in seguito a Prato fino al 1935, e infine a Firenze, dove rimase al liceo classico ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] autore anche di qualche dramma, divenne alcuni anni dopo proprietario e direttore del quotidiano Il Telegrafo;era amico del Carducci, il quale fu padrino, per procura, al battesimo del B., che ne portò il nome.
Dotato di precoce talento, il B., ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...