Durante da San Miniato
Luigi Vanossi
Autore di un madrigale (Né morte né amor, tempo né stato) pubblicato dal Carducci (Cantilene e ballate, strambotti e madrigali nei sec. XIII e XIV, Pisa 1871, 314). [...] Il nome del rimatore ricorre nella questione del Fiore, come possibile identificazione del Durante (v.) del poemetto. Ne accenna, per escludere subito l'ipotesi, il Castets (Il Fiore, poème italien du ...
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NENCIONI, Enrico
Pietro Paolo Trompeo
Poeta e critico, nato a Firenze il 1° gennaio 1837, morto all'Ardenza (Livorno) il 25 agosto 1896. Condiscepolo del Carducci alle Scuole Pie di Firenze, strinse [...] del 13 luglio 1909; F. Martini, Confessioni e ricordi, 3ª ed., Firenze 1922, cap. 13° e passim; A. Sorbelli, Gli amici del Carducci: N.E., in Marzocco del 24 giugno 1924; M. Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letter. romantica, Milano-Roma ...
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Critico letterario (Cesena 1884 - Podgora 1915). Laureatosi in lettere nel 1904, a Bologna, con una tesi Dei Trionfi di F. Petrarca (pubbl. postuma da A. Grilli, 1929), insegnò (1908) a Cesena nella Scuola [...] (Pascoli, Panzini, Beltramelli, Oriani, ecc.), che presentano già le caratteristiche della sua critica, attenta, sull'esempio di Carducci, agli elementi tecnici dell'arte, allo stile, e insieme mirante, al modo di Sainte-Beuve, a disegnare attraverso ...
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Periodico d’arte e letteratura, pubblicato a Roma dall’editore A. Sommaruga dal 1881 al 1885. Vi collaborarono gli scrittori allora più famosi, G. Carducci, G. Verga, O. Guerrini, G. Chiarini, E. Nencioni, [...] : onde il particolare significato assunto dall’aggettivo ‘bizantino’, che propriamente voleva riferirsi, sulla scorta di due versi di Carducci citati in copertina, alla decadenza morale della capitale, più simile a Bisanzio che all’antica Roma. Molto ...
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Critico letterario e giornalista, nato a Bologna il 5 settembre 1882. Studiò, in quella Università; lettere e filosofia con il Carducci e con l'Acri. Pubblicò, giovanissimo, poesie e novelle. Trasferitosi [...] in Roma ai primi del'900, sul Giornale d'Italia - di cui tuttora è redattore - e in altri quotidiani si è via via occupato dei principali problemi di politica estera (fu inviato speciale a varî congressi ...
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MENGHINI, Mario
Roberto Pertici
MENGHINI, Mario. – Nacque a Roma il 3 maggio 1865 da Vincenzo e da Rosa Rubicondi.
Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma, entrò nel 1888 nella pubblica [...] le volte che questi veniva a Roma, in Senato o ai Lincei: Chiarini, F. Torraca, C. Pascarella, T. Casini (M. Menghini, Il Carducci a Roma, in Rivista d’Italia, IV [1901], 5, pp. 126-136); era amico affettuoso di suo genero G. Gnaccarini e del suo ...
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Schmidt-Knatz, Friedrich
W. Theodor Elwert
, Studioso tedesco (Francoforte s. Meno 1873 - ivi 1950), giurista e direttore di banca, tradusse poesie del Carducci, del quale stimava anche l'opera critica, [...] nonché alcune prose di Francesco Chiesa. Fu vicepresidente della Società Dante Alighieri di Francoforte. Nel 1924 egli pubblicava un primo saggio sul commento laneo conservato nella biblioteca Civica di ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] dialettica; ma più forse ancora quell'esempio avrebbe potuto agire come il memento di una possibile soluzione diversa, quando il Carducci delle Odi barbare segnò alla poesia italiana la strada di una più nobile Calliope. In Nuovi versi, del 1880, il ...
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PANZACCHI, Enrico
Guido Mazzoni
Scrittore, nato a Ozzano nell'Emilia il 16 dicembre 1840, morto a Bologna il 5 ottobre 1904.
Si ebbe torto a formare del Carducci, del Guerrini e del P., conviventi in [...] : e così, melodico cantore, gradevole intonatore di fuggevoli sensazioni o arguti concetti, non ebbe né la poesia del Carducci né le irruenti e talvolta ardite mosse liriche del Guerrini.
Ciò non fa ch'egli non possedesse pur nell'arte qualità ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e poeta, dissolve l'imitazione di un'ode oraziana in una parafrasi che diventa cosa sua e da quell'intimo spirito che il Carducci definisce come proprio di Orazio ma che è ben del poeta nostro prima che del venosino, trae, a tacer d'altro, l'ode ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...