NASELLI, Carmelina
Melita Leonardi
NASELLI, Carmelina. – Nacque a Catania il 4 novembre 1894, secondogenita di Gaetano Naselli e di Giuseppina Milani.
Nel 1919, si laureò in lettere sotto la guida di [...] in letteratura italiana. Nel 1920 superò l'anno di perfezionamento sotto il magistero di Guido Mazzoni, allievo di Giosue Carducci e di Alessandro D'Ancona. Frutto di questo periodo di studi furono Il Petrarca nell'Ottocento (Napoli 1923), Domenico ...
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Pézard, André
Nlcolò Mineo
Italianista francese (nato a Parigi nel 1893).
Dopo gli anni della prima guerra mondiale, che lo aveva visto generoso combattente, scelse, per consiglio di H. Hauvette, d'insegnare [...] . Dal 1951 è professore di letteratura e civiltà italiana al Collège de France. Autore di saggi su Petrarca, Boccaccio, Carducci, De Sanctis, Verga, D'Annunzio, ha curato edizioni in francese di Ariosto, S. Maffei, Alfieri, Leopardi.
Nel campo degli ...
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Critico letterario (Padova 1891 - ivi 1980), prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (1923-24), Cagliari (1924-28), Napoli (dal 1928); studioso dell'umanesimo europeo, del quale pose in particolare [...] , 1921), sulla restaurazione classicistica dell'Arcadia (L'eredità del Rinascimento in Arcadia, 1923; n. ed. col tit. L'Arcadia, 1946), su Manzoni e su Carducci, e l'ampia opera sul Cinquecento (1928; 8a ed. 1973). Scrisse anche novelle e drammi. ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Zara il 15 luglio 1797, morto a Torino il 18 marzo 1857. Successore di Giuseppe Biamonti nell'università di Torino, per l'insegnamento dell'eloquenza, [...] , "per un terzo arcade, per un terzo classico, per un terzo romantico", quale lo definì, un po' in caricatura, il Carducci, volle contentare tutti; e solo con qualche buona improvvisazione nel parlare dalla cattedra riuscì a suscitare forze nuove e a ...
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PICHLER, Adolf
Giuseppe Gabetti
Poeta austriaco, nato a Ers nel Tirolo il 4 settembre 1819, morto a Innsbruck il 15 novembre 1900. Nel 1848 capitanò una schiera di 135 studenti volontarî contro gl'Italiani. [...] ; e, come spesso s'ispirò ai classici e a Dante, così fu tra i primi Tedeschi che compresero la grandezza del Carducci. Liberale con tendenze "grossdeutsch" nel primo periodo della vita, modificò in parte, dopo il '70, il suo orientamento in senso ...
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Verso di dodici sillabe, detto anche senario accoppiato perché risulta di solito dall'unione di due senarî, di cui il primo sempre piano. Perciò ha per lo più gli accenti ritmici sulla seconda, quinta, [...] di un ottonario più un quaternario, con accenti ritmici sulla terza, settima e undecima: questa forma composta sebbene rara è già antica (si ha, per esempio, nelle rime della scuola siciliana), e non manca di esempî moderni, come nel Carducci. ...
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SANSONI, Giulio Cesare
Luca Brogioni
SANSONI, Giulio Cesare. – Nacque a Firenze il 20 maggio 1838 da Antonio e da Anna Calenzoli e venne battezzato due giorni dopo nel battistero della città, avendo [...] il Doney, luoghi di incontro di giovani scrittori e di serate letterarie. Qui conobbe, tra i tanti intellettuali, Giosue Carducci e il gruppo degli Amici pedanti.
Nel frattempo, conclusosi il governo lorenese, la città di Firenze si stava sviluppando ...
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MAGGI, Cesare
Giulia Grosso
Nacque a Roma il 13 genn. 1881 durante una tourneé dei suoi genitori, Andrea e Pia Marchi, attori nella compagnia Bellotti-Bon.
Venne indirizzato agli studi classici, che [...] esordio pubblico in occasione della LII Esposizione annuale della Società di belle arti di Firenze con i dipinti Occasi di novembre mesti (Carducci) e Almeno c'è il fuoco, acquistato da un privato. Nello stesso anno si recò a Parigi, dove frequentò l ...
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MILELLI, Domenico.
Paolo Posteraro
– Figlio di Giuseppe, nacque a Catanzaro il 25 febbr. 1841.
Il M. si formò in Calabria, dapprima nel seminario della sua città e poi presso il collegio degli scolopi [...] ) di Tarchetti. Ma fu a Bologna che il M. fece un incontro determinante per la sua vita, divenendo allievo di G. Carducci, il cui nome promise di portare «sempre nel core sigillato con filiale gratitudine» (cfr. Verde antico, Roma 1885, p. XVI). Da ...
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GIARRÈ (Giarré), Marianna
Fulvio Conti
Nata a Firenze il 10 luglio 1835, ereditò dal padre, professore di calligrafia, la passione per l'insegnamento. Fu perciò allieva maestra nelle scuole normali [...] in questi primi versi" (Opere, V, Bologna 1891, p. 213).
La G. non riuscì a mettere in pratica i suggerimenti del Carducci. I suoi componimenti restarono semplici e spontanei, e, per quanto curata, l'armoniosa melodia dei versi non raggiunse mai le ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...