QUAGLIATI, Quintino
Fabrizio Vistoli
QUAGLIATI, Quintino. – Nacque a Rimini, allora provincia di Forlì, il 15 settembre 1869 da Fidenzio, impiegato comunale di Castel Bolognese, e da Giuseppa Ghiandoni.
Conseguita [...] degli studi di Bologna (22 giugno 1892) con la tesi Le lettere di frate Guittone d’Arezzo (relatore Giosue Carducci), si dedicò per qualche tempo con successo al giornalismo satirico, per poi rivolgersi, occasionalmente e senza troppa soddisfazione ...
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Personaggio della commedia Les femmes savantes (1672) di Molière (1622-1673); è un poeta da strapazzo che sa adulare la saccenteria delle tre protagoniste e ambisce a sposare la ricca Enrichetta; ma il [...] uno stratagemma, si dimostra che egli mirava soltanto ai quattrini. T. è il tipo satirico dei "letterati di consorteria e di cricca", come scrive G. Carducci, in nota all'Idillio maremmano che termina col verso "i vigliacchi d'Italia e Trissottino". ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] Ammaestramenti di letteratura di F. Ranalli, il sonetto I morti a Curtatone e Montanara (pubblicato accanto ad altri cinque del Carducci Sulla guerra dell'indipendenza italiana) e l'edizione del carteggio (1842-43) tra P. Giordani e il padre del F ...
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Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] 1835; edizione questa rarissima), e pubblicando Le prime vittime di Francesco IV Duca di Modena (opera ristampata da Carducci nel 1897). Nel 1831, nominato assistente nella biblioteca del British Museum, iniziò la fortunata carriera che lo portò ...
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Filologo e bibliotecario (Trieste 1860 - Firenze 1942). Cospiratore contro l'Austria da studente, patì persecuzioni e il carcere. Pubblicista vivacemente polemico, fece azione di irredentismo dirigendo [...] e T. Casini diresse (1884-91) la Rivista critica della letteratura italiana. Studioso di letteratura italiana, alla scuola di Carducci, curò l'edizione e l'illustrazione di numerosi testi di lingua dei primi secoli e compilò un Supplemento (1929) a ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Reggio di Calabria 1843 - Roma 1894). Dopo aver preso parte alle campagne del 1860-61 e del 1866, fondò in Napoli Il Piccolo (1868), quotidiano di tendenza moderata [...] 1874 alla morte, oratore brillante, scrittore sovrabbondante, polemista pronto a disputare di tutto (famosa la sua polemica col Carducci, su Tibullo), scrisse anche un romanzo (L'avvelenatrice, 1884) e Il mio romanzo: confessioni e documenti (1884 ...
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PIEMONTE (XXVII, p. 171; App. II, 11, p. 456; III, 11, p. 420)
Alessandro Toniolo
Clelia Laviosa
Secondo la legge del 22 maggio 1971, n. 338, il P. costituisce una regione autonoma a statuto ordinario [...] romane del Piemonte, in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, Nuova serie, III, 1949, p. 3 segg.; C. Carducci, La necropoli romana di Biella, ibid. IV, 1950, p. 23 segg.; Autori vari, Novara e il suo territorio, Novara 1952 ...
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RODOLICO, Niccolò
Mauro Moretti
– Nacque a Trapani il 14 marzo 1873 da Francesco e Antonia Piombo.
Forte il nesso con l’esperienza risorgimentale: il padre aveva preso parte ai moti del 1848; e nel [...] , dopo essersi diplomato presso il liceo Ximenes di Trapani, si iscrisse all’università di Bologna. «Fui studente alla scuola del Carducci dal 1892 al ’96, e poi alla scuola del Villari in un biennio di perfezionamento» (N. Rodolico, La mia giornata ...
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ZANICHELLI, Domenico
Marco P. Geri
– Figlio di Nicola (v. la voce in questo Dizionario) e di Giuseppa Biondini, nacque a Modena il 28 luglio 1858.
Si iscrisse a Bologna a giurisprudenza nell’ottobre [...] governi rappresentativi). Nell’ambiente bolognese, oltre al costituzionalista Cesare Albicini, si legò a Giosue Carducci e a Marco Minghetti. Con Carducci, testimone alle sue nozze e promotore della sua carriera accademica, Zanichelli fu a lungo in ...
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cera
Napoleone Eugenio Adamo
. Nel significato di " volto ", " faccia " (gallicismo, dall'antico francese chiere), in Rime LXIX 7 i' ebbi tanto ardir, ch'in la sua cera / guarda', [e vidi] un angiol [...] (in la sua cera) D. guardò, il Contini, dissentendo dallo Zingarelli che suppose essere non Beatrice, ma Vanna, sostiene, come il Carducci e lo Scherillo, che si tratta della prima donna dello schermo. Un'altra occorrenza in Detto 171. Il vocabolo è ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...