Poeta (Nuoro 1867 - ivi 1914), ebbe rinomanza anche come avvocato. Profondo conoscitore del folclore sardo, dalla poesia in dialetto passò presto a quella in lingua, animato da interessi umanitarî e da [...] . La sua opera (Versi ribelli, 1893; Canti barbaricini, 1910; Canti del salto e della tanca, post., 1924) presenta, fra echi di Carducci e di Pascoli, discontinuità di toni, e in genere più fervore oratorio che genuino impeto lirico, ma sempre in un ...
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Uomo politico, nato a Imola il 30 novembre 1851, morto ivi il 19 gennaio 1910. Fervido seguace di Michele Bakunin nei primi anni di attività politica, poi socialista evoluzionista, fu uno dei fondatori [...] del movimento socialista in Italia.
Studiò lettere all'università di Bologna avendo a maestro il Carducci, e a compagni e amici Giovanni Pascoli e Severino Ferrari. Attratto però dall'ideologia del Bakunin, che dal 1865 andava penetrando in Italia, ...
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(o pitiambico) Sistema della metrica antica (composto di πύϑιος «pizio» e ἰαμβικός «giambico»), usato da Orazio negli Epodi in due forme: p. primo, composto di un esametro dattilico (detto anche pizio) [...] e di un dimetro giambico, e p. secondo, composto di un esametro dattilico e di un trimetro giambico. Entrambe le forme furono imitate da G. Carducci nelle sue Odi barbare. ...
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FRANCIOSI, Pietro
Cristoforo Buscarini
, Nacque a San Marino il 13 giugno 1864 in una famiglia della piccola borghesia, da Marino e da Maria Della Balda, e frequentò nelle scuole annesse al collegio [...] del Consiglio principe, 1902-1922; Ibid., Atti del Comitato pro Arringo, b. 26; Ibid., Atti del Comitato per le onoranze a G. Carducci, 1907, b. 345; La fucina del professore. Gli scritti, i manoscritti, l'archivio e la biblioteca di P. F., a cura di ...
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Scultore italiano (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933). Studiò a Milano, e poi a Torino presso O. Tabacchi. Nel 1882 l'Angelo della morte lo rivelò al pubblico torinese, che gli commise molte sculture [...] , tra cui è famoso Il dolore confortato dalle memorie (1898). Eseguì monumenti (di Garibaldi, a San Remo, 1908; di G. Carducci, a Bologna, 1928), gruppi allegorici, targhe, medaglie, il Sacrificio per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma (1908 ...
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FATINI, Giuseppe
Franco D'Intino
Nacque a Piancastagnaio (Siena) il 5 genn. 1884 da Anselmo e Teresa Brogi. Nel 1906 si laureò in lettere presso l'università di Pisa, avendo tra i suoi maestri Vittorio [...] Temi, Rieti e Mortara (Pavia). Nel 1923 fu nominato preside, e con questa qualifica diresse a Grosseto il liceo ginnasio "Carducci-Ricasoli" fino al 1932, spostandosi in seguito a Prato fino al 1935, e infine a Firenze, dove rimase al liceo classico ...
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Nato a Livorno il 10 giugno 1888, visse nell'ambiente paterno, carducciano e anticlericale, e coltivò gli studî letterarî più che il diritto, in cui si addottorò in Urbino nel 1913. Le sue poesie, tutte [...] anteriori alla conversione, riecheggiando nella forma i nostri classici, s'ispirano a quell'ideale di fortezza civica che il Carducci aveva perseguito. In complesso, però, scarsa è la loro originalità e poco profonda l'ispirazione. Nel 1910, mortogli ...
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VIGO, Francesco
Luca Brogioni
VIGO, Francesco. – Nacque a Livorno il 10 giugno 1818, primo figlio di Pietro, legnaiolo, e di Antonia Bonavitana, ricamatrice.
Crebbe nella zona popolare del centro e [...] sul periodico Il mare, diretto dagli amici Chiarini e Targioni Tozzetti. Lasciato l’editore Barbera e passato a Vigo, Carducci lavorò ad aggiornare i sui saggi letterari e a realizzarne di nuovi, che raccolse in due corpose pubblicazioni: gli Studi ...
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Editore e giornalista (Milano 1857 - ivi 1941); iniziò a Cagliari la sua attività pubblicando La Farfalla (1876), periodico letterario d'intonazione popolare e anticlericale. Si trasferì poi a Milano, [...] , che egli si proponeva d'imporre con qualsiasi mezzo agli occhi del pubblico, annoverò le opere dei maggiori scrittori dell'epoca: G. Carducci, G. D'Annunzio, E. Panzacchi, L. Capuana, M. Serao, E. Scarfoglio, E. De Amicis, G. Verga, O. Guerrini ...
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Madonna, quel signor che voi portate
Eugenio Chiarini
Stanza isolata di canzone (cobla esparsa), attribuita a D. solo in due codici del sec. XVI (ma di cui uno è il Vaticano 3214, " copia accurata di [...] ben più lontano manoscritto "), pubblicata da L. Fiacchi negli Opuscoli scientifici e letterari (1812), poi dal Witte dal Carducci dal D'Ancona, e infine dal Barbi (" Marzocco " del 2 genn. 1910), che ne difese l'autenticità e opportunamente la ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...