Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesia crepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ricordi autobiografici (pubbl. post., 1914) e ...
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Tipografo editore (Torino 1818 - Firenze 1880); contitolare con i fratelli Bianchi (1854), poi (dal 1859) unico proprietario di una tipografia in Firenze, acquistò in breve meritata fama per le ottime [...] notevoli, scritte o curate dalle maggiori personalità del tempo, dal Tommaseo al Capponi, al Prati, Mantegazza, De Amicis, Carducci: in collezioni, come la Gialla, la Scolastica e la Diamante. Assai interessanti le sue Memorie di un editore (1883 ...
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Figlio (Parigi 1856 - Ulundi, Sudafrica 1879) di Napoleone III; rifugiatosi con la madre, dopo la caduta dell'Impero, in Inghilterra, per ragioni di prestigio personale di fronte al partito bonapartista, [...] nel febbraio 1879 si aggregò allo stato maggiore delle truppe inglesi operanti contro gli Zulù. Sorpreso in una ricognizione, fu ucciso. Il Carducci gli dedicò l'ode Per la morte di Napoleone Eugenio. ...
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Tred onne intorno al cor mi son venute
Mario Pazzaglia
d onne intorno al cor mi son venute Canzone (Rime CIV) di 5 stanze di 18 versi (AbbC; AbbC:C, DdEeFEf, GG), con due congedi, il primo uguale alla [...] Giorn. d. " VIII (1900) 266-284; C. De Lollis, Quel di Lemosì, in Scritti in onore di E. Monaci, Roma 1901, 353-359; G. Carducci, La canzone di D. " Tre donne ", in Opere, X, Bologna 1936, 207-251; F. Torraca, La canzone " Tre donne ", in Nuovi studi ...
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Giornalista, commediografo, patriota. Visse a Firenze, dov'era nato, dal 1822 al 1898, e fu scrittore forbito e polemista vigoroso, in difesa del suo costante proposito di patrocinare il valore morale [...] dell'arte e di seguire la tradizione goldoniana. Gli diede notorietà la sferzante diatriba del Carducci in Confessioni e Battaglie, I (Novissima polemica, IV-VII).
L'A. dedicò la maggior parte della sua attività al teatro, con tenacità pari all' ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] Calliopè che alquanto surga, come fu così ben detto da Luigi Russo a proposito delle direzioni di scelta critica del Carducci. Inutile rilevare che questa poesia soddisfa l'esigenza romantica di ricondurre i miti alla portata del popolo: non senza l ...
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DUCATI, Pericle
Nicola Parise
Nacque a Bologna l'ii luglio 1880 in una famiglia di origine trentina, da Angelo, avvocato, e da Efisa Mazzetti. Compiuti gli studi classici, si laureò in lettere nell'ateneo [...] bolognese nel 1904, allievo di Edoardo Brizio per l'archeologia e di Giosue Carducci per la letteratura italiana. Negli anni seguenti frequentò la Scuola italiana di archeologia di Roma. e di Atene e nel 1908 pubblicò I vasi dipinti nello stile del ...
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Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] Nel giardino di Candido (1950), Italiani e stranieri (post., con prefaz. di A. Baldini, 1957) e infine nella vastissima silloge storicamente articolata Ragguagli di Parnaso. Dal Carducci agli scrittori d'oggi (a cura di G. Galimberti, 3 voll., 1967). ...
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. Casale, parrocchia e castello della Toscana (Pisa) sulla riva destra del Serchio, a 11 m. s. m., nel comune di Vecchiano, a 3 km. a monte di esso, con 616 ab. Antico castello del tempo longobardo, fu [...] poi dei marchesi di Toscana e quindi dei vescovi di Pisa. Il Carducci lo ricorda in Faida di comune ("Bel castello è Avane..."). Molte altre località della Toscana conservano questo nome d'incerta origine: forse, come ritiene il Repetti, indicante ...
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Rimatore fiorentino del sec. XIV. Poche, ma squisite, le rime rimaste, ballate e madrigali. Ama l'odore della campagna e dei boschi, guarda con simpatica curiosità le pastorelle, ascolta le canzoni popolari, [...] e qualche motivo popolaresco accoglie, aggentilendolo. Gran parte delle sue poesie son pubblicate da G. Carducci, Cantilene e ballate, Pisa 1871, p. 298. ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...