Le parole in viaggio seguono spesso vie non lineari. Più ci allontaniamo dall’orizzonte linguistico europeo, poi, più i viaggi di queste parole si fanno tortuosi e imprevedibili: le parole possono infatti [...] sosta è prevedibile e quasi obbligato: quando lo scienziato aretino Francesco Redi parla di «una mezza oncia di paraguay» (ossia di : di ardori saarici, ossia ‘caldissimi’, parla per esempio Carducci in una lettera a Lidia, anche se il termine ha ...
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I nomi di famiglia passano spesso da una categoria all’altra di nome proprio. Ecco sette domande e risposte che ci aiutano a capire come e dove. Quali sono i cognomi italiani più frequenti nelle insegne [...] Gramsci, Cesare Battisti, De Gasperi, tra i primi 30 Leopardi, Carducci, Pascoli e Volta, tra i primi 50 pure Colombo, Fermi, da Giacinto Abbà, da cui il Ranunculus abbaianus, a Francesco Zantedeschi, da cui la zantedeschia più nota come calla, ...
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Le dedicazioniCome i più comuni derivati da sostantivi (bambino > bambinesco), anche quelli costruiti sulla base dei nomi propri (Dante > dantesco) sono di norma invenzioni spontanee della comunità dei [...] di lunghissima tradizione: da Arquà Petrarca e Castagneto Carducci fino a Sasso Marconi e Castellania Coppi (quest’ultimo - Deonimici di origine protetta: l’Italia dei formaggi2.5. Francesco Crifò, La fama condisce tutte le vivande. Breve rassegna di ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] , & intorno quelle cose, che sogliono accadere all’ambasciarie..., In Padova, appresso Francesco Bolzetta libraro, 1626.Carducci Giosuè, Ceneri e faville di Giosuè Carducci (Serie prima. 1859-1870), Bologna, Ditta Nicola Zanichelli (Cesare e Giacomo ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] furioso, un Rodomonte bizzarro, ma lo Iddio Marte stesso», Anton Francesco Grazzini, La strega, 1545-1550, atto IV, scena 2, il bersaglio del critico torinese è evidentemente Giosuè Carducci).Un atteggiamento spavaldo, arrogante e minaccioso, che ...
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vagheggiare
v. tr. [der. di vago1] (io vaghéggio, ecc.). – 1. letter. a. Guardare intensamente, con diletto, compiacimento, ammirazione, amore, desiderio; contemplare accarezzando quasi con lo sguardo: v. le stelle del firmamento, le bellezze...
nubilo
nùbilo agg. [dal lat. nubĭlus (e nubĭlum s. neutro), der. di nubes «nube»], letter. – Nuvoloso, coperto di nubi: in n. ciel (T. Tasso); china su ’l n. inseminato piano La torre feudal ... Veglia (Carducci). Anticam. ebbe anche uso di...
Fu il penultimo gonfaloniere della repubblica fiorentina, che egli governò con animo fiero di popolano dal 1° maggio fino al 31 dicembre 1529, quando, con l'assedio degli imperiali, era già cominciato il periodo della difesa disperata. Poteva...
CARDUCCI, Francesco
Paolo Malanima
Figlio di Niccolò (dei Priori nel 1480) e di Margherita Soldani, nacque a Firenze nel 1465. Cugino di secondo grado (e non fratello come talora si afferma) del più noto Baldassarre, con quest'ultimo condivideva...