Vedi ROSELLE dell'anno: 1965 - 1997
ROSELLE (Rusellae)
C. Laviosa
Una delle città della dodecapoli etrusca, situata su una piccola collina circa 9 km a N di Grosseto, verso l'interno. Nell'antichità [...] , che occupa il centro della vallata. Lungo il suo lato E corre una strada basolata, probabilmente corrispondente al cardomaximus della città, che piega poi bruscamente verso E forse fino a raggiungere la porta orientale. Presso il gomito formato ...
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Vedi TOLOSA dell'anno: 1966 - 1997
TOLOSA (Tolosa, Τολῶσσα, Τολόσσα)
M. Labrousse
F. Braemer
1. Topografia antica. - T. appare nella storia al tempo della conquista della Gallia transalpina, come un [...] resterà quella del Medio Evo, la topografia urbana si può appena indovinare. Ancora segnato dall'allineamento delle strade attuali, il cardomaximus andava dritto da N a S, dalla porta da cui usciva la via per Narbona, a quella della via di Cahors ...
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Vedi TARRAGONA dell'anno: 1966 - 1997
TARRAGONA (Tarraco, Tarracona)
A. Balil
Città della Spagna orientale, l'antica Tarraco, capitale della provincia Hispania Citerior Tarraconensis.
La data del primo [...] perimetrale fra i due quartieri. Proprio per questo cadono certe vecchie identificazioni, che cercavano nella Calle Mayor il cardomaximus di Tarragona. Infatti nella "città alta" non troviamo altre costruzioni che quelle del circo, il palazzo del ...
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Vedi BOLOGNA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BOLOGNA (etr. Velzna, lat. Felsĭna, Bononĭa)
P. E. Arias
Città situata alla base delle estreme pendici dell'Appennino emiliano, tra gli sbocchi in piano dei [...] di una cinta di mura le cui tracce, pur invisibili, possono tuttavia ricostruirsi. Il decumanus maximus, da E a O, corrispondeva al tratto urbano della via Emilia, e il cardomaximus, da S a N, coincideva con la via d'Azeglio. L'area romana misurava ...
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Vedi CENTURIAZIONE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIAZIONE
F. Castagnoli
È il sistema usato nel mondo romano nella divisione delle terre assegnate ai coloni, cittadini con cittadinanza romana o latina, [...] grande via di comunicazione. Decumani e cardines erano detti limites (donde limitatio, sinonimo di centuriazione). Decumanus maximus e cardomaximus erano chiamati gli assi principali, strade di larghezza maggiore, che si incrociavano in un punto che ...
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Vedi LUNI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUNI (v. vol. iv, p. 731)
A. Frova
In questi ultimi anni la ripresa della esplorazione archeologica ha permesso di chiarire meglio la pianta della città e il suo [...] il contributo del C.N.R. ha in breve tempo rivelato il nucleo centrale di Luni. È stato scavato interamente il cardomaximus, arteria fondamentale di collegamento fra il porto e il centro della città, della larghezza di circa 8 m con canale centrale ...
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SESSA AURUNCA (Suessa Aurunca) (v. vol. vii, pag. 548)
N. Valenza
Cittadina della Campania nel cui territorio le prime testimonianze di vita risalgono alla fine dell'VIII sec. a. C.; alcune tombe infatti, [...] epoca della prima fase delle mura è ancora riconoscibile nella zona N, la più alta, della città. Il cardomaximus era costituito dall'attuale corso Lucilio che, al centro della città, dove doveva presumibilmente essere il Foro, cambiava leggermente ...
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Vedi GEMILA dell'anno: 1960 - 1994
GEMILA (Cuicul)
P. Romanelli
Sul luogo dell'odierna G. (Algeria) sorgeva la città di Cuicul, colonia romana della Numidia occidentale. Cuicul fu colonia probabilmente [...] : ebbe mura, di cui tuttavia non restano che incerti avanzi, ma alle quali si connettono le due porte alle estremità del cardomaximus; al centro era collocato il Foro. La piazza, quasi quadrata (m 48 × 44), con portici su due lati, aveva sul lato ...
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Vedi ASCOLI PICENO dell'anno: 1958 - 1994
ASCOLI PICENO (῎Ασκουλον, ῎Ασκλον, ῎Ασκλον τὸ Πικηνόν, ῎Ασκλος, Asculum Picenum, Asculum, Asclum Picenum, Asclus)
N. Alfieri
Città, oggi capoluogo delle Marche, [...] (via Adua, piazza Arringo), per giungere al ponte detto "di Cecco", attraverso il quale usciva dalla città. Il cardomaximus sembra conservato da via Pretoriana che, scendendo al colle dell'Annunziata, prosegue per via Malta ed infine piega ad O ...
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CASTELLUM DIMMIDI
L. Rocchetti
Forte romano; posto avanzato nel deserto africano, fondato nel 198 da Settimio Severo, abbandonato dai Romani dopo 40 anni, durante i quali vi ebbe stanza quasi sempre [...] ; la porta d'entrata è al centro del lato N. Una grande via che parte dalla porta deve essere considerata come il cardomaximus. Del decumanus si hanno poche tracce.
Il punto d'incontro fra le due strade corrispondeva al Foro, in fondo al quale erano ...
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