. Famiglia originaria di Bergamo, si trasferì, con Guigliarello o Guigliadello, a Firenze, nei primi del sec. XII; e prese stanza nel Borgo Ss. Apostoli, dove continuò ad avere case e palazzi nei secoli [...] Zenobio (v.). Nel sec. XVII e nel XVIII, Filippo, poeta drammatico e musicista, i cardinali Niccolò (1630-1719), legato pontificio a Ferrara e cardinalevescovo di Ostia; e Filippo (1760), nunzio a Lisbona. L'ultimo ramo della famiglia si estinse ...
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Nicola Breakspear nacque in Inghilterra, a Langley, presso Sant'Albano, da un ecclesiastico di nome Roberto. Viaggiò in Francia, studiò ad Arles, fu quindi accolto nel monastero di San Rufo presso Avignone [...] severità, fu da essi denunciato a Roma; ma recatosi colà, si acquistò la stima di Eugenio III, che lo nominò cardinalevescovo di Albano e, nel 1152, lo fece legato in Norvegia, per regolare le relazioni fra le chiese scandinave e l'arcivescovato ...
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. Il nome latino conclave (da cum e clavis, "luogo chiuso a chiave") era dato ad una parte intima della casa, chiusa a chiave, ove spesso si custodiva il tesoro; oggi significa il luogo dove si rinchiudono [...] a fargli il primo atto di omaggio, detto "adorazione" (adoratio). Se non è vescovo, viene subito consacrato dal cardinalevescovo di Ostia. Nella domenica o nel giorno festivo di precetto che viene subito dopo l'elezione, ha luogo l'incoronazione ...
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SAN GERMANO
Raffaello Morghen
. Nome con cui fu designato Cassino (v.) dall'alto Medioevo sino al 1871.
Pace di S. Germano. - Dal luogo dove fu concluso, così si chiama il trattato di pace del 23 luglio [...] insistesse continuamente per averne. Solo nel febbraio 1230 Gregorio IX inviò come collega a Tommaso di Capua il cardinalevescovo di Tuscolo, Giacomo di Vitry, che recava istruzioni non dissimili da quelle che aveva già ricevute Tommaso. Ma ...
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MICHIEL
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana che ebbe una parte preponderante nella storia dei primi secoli della repubblica di Venezia. Anche dopo superata la fase, durante la quale pareva che la dignità [...] Domenico generale al recupero di Candia nel 1355, e nella guerra contro l'Ungheria nel 1379; Giovanni di Lorenzo, cardinale, vescovo di Ancona (1468), di Verona (1471), di Padova (1485), legato papale nell'esercito del re di Napoli (1485), avvelenato ...
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Scrittore, nato nel castello di Marcy, presso Cluny. Entrò nell'ordine dei cisterciensi verso il 1156; divenne abate di Altacomba (1160) e poi di Chiaravalle (1176). Nel 1178 predicò a Tolosa per la conversione [...] ; e il 14 marzo 1179, nel concilio del Laterano, al quale era stato invitato da Alessandro III, fu eletto cardinalevescovo di Albano. Legato del papa, condusse nel 1181 una crociata contro gli Albigesi vincendoli a Lavaur; nel 1182 fu intermediario ...
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Cardinale ostiense. Di umile famiglia, nacque a Susa; conseguito a Bologna il dottorato nelle due leggi, insegnò diritto ecclesiastico a Bologna e a Parigi, con tanta fama di erudizione che fu chiamato [...] dapprima di Sisteron (1241), indi arcivescovo di Embrun (1250), Urbano IV nel 1261 o nel maggio 1262 lo creò cardinalevescovo di Ostia, per cui fu comunemente denominato l'Ostiense. Morì a Lione nel 1271. Compose la Lectura, ossia i commentarî ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] ), la preparazione diplomatica di una crociata contro i Turchi. Cardinale (1456), il 19 ag. 1458 fu eletto pontefice. scomunicò il duca Sigismondo del Tirolo per le violenze contro il vescovo di Bressanone, Nicola Cusano. Cercò in ogni modo di ...
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Stefano Aubert (Monts, Beyssac, fine sec. 13º - Avignone 1362), valente giureconsulto, vescovo di Noyon (1338), poi di Clermont (1340), cardinale (1342); fu eletto, ad Avignone, a succedere a Clemente [...] VI (1352). Poco dopo dichiarò nulla una capitolazione sottoscritta in conclave, limitante i poteri papali a vantaggio del collegio cardinalizio. Tentò una riforma dei costumi ecclesiastici, opponendosi ...
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Ecclesiastico (Prato 1250 circa - Avignone 1321), forse della famiglia degli Albertini conti di Prato. Domenicano (dal 1266), procuratore generale (1296) e provinciale romano (1297) dell'ordine; vescovo [...] di Spoleto (1299) e vicario generale in Roma (1302); cardinale (1303), e come tale vescovo di Ostia e Velletri, svolse una poco proficua legazione di pace in Toscana (in particolare a Firenze), in Romagna e nella Marca Trevigiana (1304). Dal 1311 fu ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...