SARDAGNA, Carlo Emanuele, von Hohenstein
Simona Negruzzo
SARDAGNA, Carlo Emanuele, von Hohenstein. – Nacque a Trento il 22 marzo 1772 da Giuseppe Carlo e da Perpetua Aloisia (Luisa) Pizzini, originaria [...] di Cremona di Mons. vescovo Carlo Emanuele Sardagna de Hohenstein di Trento, già ivi decano della cattedrale, con lettere inedite del cardinale Francesco Sfondrati, cremonese, Milano 1831; [A. Mazzetti], Pel solenne ingresso nella diocesi di Cremona ...
Leggi Tutto
GUIDO
Luigi Canetti
Figlio di Ugo "de Castro Ficeclo" (morto ante 1139) e fratello di Ubaldino, Rolando (morto ante 1144), Ubichio e Ranuccio. A Fucecchio, dunque, nella diocesi di Lucca, G. dovette [...] Chiesa romana con la quale, il 18 marzo 1144, un Guido cardinale diacono e il fratello carnale di lui, Ubaldino, figli del fu laico, non poté venire separato dalla moglie ma il decano, trigamo e simoniaco, fu sollevato immediatamente dal suo ufficio ...
Leggi Tutto
MICARA, Ludovico
Giovanni Castaldo
– Terzo di sette figli, nacque a Frascati il 28 ag. 1775 (e non il 12 ottobre come scrivono il Moroni, l’Enciclopedia cattolica e altri autori più recenti) da Giovanni [...] giubileo (26 marzo 1847), s.l. 1847; Id., Dichiarazione della fiducia della ch. memoria e.mo cardinal Ludovico Micara già decano del Sacro Collegio, Roma 1848; Domenico da Castelnuovo, Elogio funebre, Napoli 1850; Michelangelo da Rossiglione, Cenni ...
Leggi Tutto
SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] la morte del papa, avvenuta il 18 marzo del 1227, e la subitanea elezione del suo successore, il cardinale vescovo di Ostia Ugolino dei conti di Segni, decano del Sacro Collegio, che divenne papa con il nome di Gregorio IX.
Con il trattato di San ...
Leggi Tutto
HACK, Georg
Daniela Rando
Nacque nei primi decenni del secolo XV a Thomaswaldau, una località della Slesia in diocesi di Breslavia, possesso della famiglia e luogo di sepoltura dei genitori. Di nobile [...] fra Sigismondo d'Austria-Tirolo e Niccolò da Cusa, cardinale di S. Pietro in Vincoli e vescovo di Bressanone. , Giovanni Sulczpach e la sua Libraria. Le scelte di lettura del decano del capitolo cattedrale di Trento alla metà del XV secolo, tesi di ...
Leggi Tutto
BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] qualità di vicelegato dei Trivulzio, ma la morte dei cardinale, che aveva promesso di cedergli il suo vescovato di il granduca non ebbe trovato chi lo sostituisse; Siena lo nominò decano del Collegio dei dottori e si servì di lui sia per questioni ...
Leggi Tutto
GRIMALDI, Giacomo
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna nel novembre 1568, da Domenico e Maddalena Gallinaria, primo di dieci figli. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Roma. Qui, fin dalla [...] nuova di S. Pietro; il 1° maggio 1586 fu nominato decano degli accoliti. A vent'anni divenne chierico soprannumerario e il 16 nell'occasione.
Nel novembre 1610 fece da guida al cardinale Federico Borromeo, che si trovava a Roma per la canonizzazione ...
Leggi Tutto
STEFANO di San Giorgio
Fulvio Delle Donne
STEFANO di San Giorgio. – Non ci sono notizie certe sulla data di nascita, ma in base alle tappe della sua carriera, si può collocare tra il 1240 e il 1250, [...] 8, 13, 14): Pietro (che fu monaco, vestararius e decano a Montecassino, abate di un monastero non altrimenti noto e F. Delle Donne, La satira e la dottrina nella curia del cardinale Benedetto Caetani: la ‘Reprobatio sermonis de Nemine’ di S. di ...
Leggi Tutto
MASSENZIO, Domenico
Saverio Franchi
– Nacque a Ronciglione, nel Viterbese, nel 1585 circa da Massenzio e Faustina, in una famiglia di probabile origine artigiana (gli eredi di un Massenzio «clavarius» [...] di cappella nel seminario romano. L’appoggio del cardinale Odoardo Farnese fu determinante per il successivo incarico (dal notevole attività polifonica che vi si svolgeva; in tarda età fu decano di quei beneficiati. Come attesta il p. Nappi (cfr. ...
Leggi Tutto
PROCIDA (Proxida o Proxita), Giovanni da
Salvatore Fodale
PROCIDA (Proxida o Proxita), Giovanni da. – Nato verso il 1372, probabilmente nel Regno di Valenza, discendeva dall’omonimo cancelliere dei [...] insufficienza dei propri benefici ecclesiastici, benché fosse divenuto decano della Chiesa di Valenza, ottenne da Benedetto XIII, al Concilio di Pisa, ovvero presso il collegio dei cardinali, e all’esportazione di due muli, probabilmente a quello ...
Leggi Tutto
decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è stabilita in base al criterio della «decananza...