GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] Carafa, in seguito giustiziati): il Boncompagni fu infatti autorizzato a fregiarsi ancora del titolo di vescovo e sia il papa sia il cardinale nipote, Carlo Borromeo, gli riconobbero un ruolo decisivo nel concilio di Trento, nuovamente indetto con ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] voce della facoltà teologica di Milano (e del cardinale Ferrari), entrambe nate sulla scia dell’indirizzo di In memoriam. Clero della diocesi di Torino defunto dal 1951 al 2007. Vescovi, preti e diaconi. Curricula vitae, Torino 2008, p. 682.
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] da una lettera, del 4 ott. 1605, del cardinale Jacques Davy du Perron ad Enrico IV sollecitante l'invio D., II, ibid. 1974, p. LII, mentre le pp. 91 s. riguardano il nipote vescovo di Belluno, e X, ibid. 1978, p. LXXV); T. Coryat, Crudezze ... 1608, a ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] provvisoria della Cei; con un intervento preparato da Colombo, il cardinale di Venezia traghettò infatti nell’area di un consenso iuxta modum allo schema oltre una trentina di vescovi della penisola, dando il suo placet alla sostanza del testo pur ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] Mantova, nel governo avendo, per qualche tempo, come tutore il vescovo della città, lo zio paterno Ludovico Gonzaga. Un pericolo, in Roma, ove sale al soglio Leone X che sin da cardinale non ha manifestato sentimenti ostili ai Gonzaga. Ma laddove F. ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] Fede, il papa si mostrò «impressionato» dalla tesi del cardinale, per cui gli ebrei avevano avuto un ruolo nella creazione era venuta meno l’iniziale condanna del nazismo da parte dei vescovi tedeschi. La voce del pontefice non si udì mai di fronte ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] che Giuseppe Antonio Sala, personaggio importante della Curia romana e cardinale nel 1837, elaborò all’alba del XIX secolo:
«Il umani riverberi di forze trascendenti. Così nelle parole di vescovi e predicatori, e pure nei testi dei dirigenti dell’ ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] imprudence fâcheuse» il fatto che Costantino abbia esonerato il vescovo di Roma dal controllo statale, poiché così egli ha Paris 1820, VII, pp. 417-8: «Sied-il bien à un cardinal de se déclarer en quelque façon pour les infidèles, qui ont affecté de ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] vescovado di Nocera dei Pagani, reso vacante nel 1527 dalla morte del cardinale Domenico Iacobazzi, il G. si recò a visitare la sua sede, solo la porpora cui tanto aveva ambito, ma anche il vescovato di Como, resosi vacante nel 1548. Fu il rifiuto del ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] fecero ancor più duramente le spese del potere assunto a Roma dal cardinal De Lai: furono dimissionati Dario Matteo Gentili, arcivescovo di Perugia (1910) e Antonio Maria Contini, vescovo di Ampurias e Tempio (1914).
Nel settembre del 1911 venne la ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...